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Moda: Smi, +4% export nei primi nove mesi nell'anno

16 dicembre 2014 | 16.02
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In aumento anche l'import, mentre il saldo commerciale si conferma positivo per oltre 6,8 miliardi.

Moda: Smi, +4% export nei primi nove mesi nell'anno

Nei primi nove mesi del 2014 l’export del tessile - moda è cresciuto del +4% su base annua, portandosi a quota 21,6 miliardi; parallelamente, l’import è aumentato del +8%. Il saldo commerciale si conferma, pertanto, positivo per oltre 6,8 miliardi, pur calando di 260 milioni circa rispetto al medesimo periodo del 2013. E' quanto emerge dalle elaborazioni effettuate dal Centro Studi di Sistema Moda Italia su dati Istat. Entrambi i macro comparti della filiera si sono mossi in area positiva; in particolare, le vendite estere di tessile crescono del +3,2%, quelle di abbigliamento del +4,4%.

Guardando alle singole merceologie, si rileva come al debole aumento sperimentato dai filati (+0,7%), si affianca un più deciso +3,4% nel caso dei tessuti (grazie soprattutto ai risultati della tessitura serica, laniera e chimica, mentre il tessuto cotoniero cede il -2,2%); segue un aumento del +3,1% evidenziato dal tessile per l’arredo-casa, mentre il complesso degli ‘altri tessili’ guadagna un +4,5%. La maglieria, best performer, cresce del +5,4%, mentre l’abbigliamento confezionato del +4,1%; di contro, la calzetteria non va oltre un +0,3%.

In termini di macro-area geografica, le vendite comunitarie risultano in aumento del +5,2%, mentre il complesso delle aree extra-UE segna mediamente un +2,6%. Tra le destinazioni UE, risulta in crescita l’export verso la Germania (+4,1%), ma soprattutto verso Regno Unito (+8,3%) e Spagna (+5,3%), mentre la Francia frena al -0,9%. Nel caso dei mercati extra-europei, invece, risulta premiato l’export diretto negli USA (+7,3%), ad Honk Kong (+10,9%) e in Cina (+11,2%). La Russia cede, invece, il 10% nell’arco dei primi nove mesi dell’anno rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Sul fronte delle importazioni, la Cina, che assicura il 23% dell’import totale di settore, mostra un incremento del +4,7%. Anche nel caso dell’import dinamiche positive interessano Germania (+8,7%) e Spagna (+13,9%), nonché, al contrario di quanto rilevato per l’export, la Francia (+9,7%). Si conferma molto sostenuto il ritmo di incremento dell’import dal Bangladesh (+21,5%), circoscritto comunque al 5,1% dell’import complessivo del periodo monitorato.

"L’integrità della filiera, l’alto livello di specializzazione e il suo posizionamento a livello internazionale hanno assicurato nuova linfa al sistema industriale tessile-moda italiano, che nel 2014, come indicano i dati, si è fatto trovare pronto a rispondere ai nuovi stimoli e alle rinnovate richieste del mercato globale, ‘affamato’ di produzioni ‘belle e ben fatte’ come quelle made in Italy" commenta il presidente di Sistema Moda Italia, Claudio Marenzi.

"In particolare, hanno premiato il nostro Tessile-Abbigliamento mercati tradizionali come Germania, Regno Unito e Spagna, ma anche e soprattutto USA e Cina-Hong Kong. Anche nel 2014 l’export si conferma, pertanto, il maggior volano di crescita per il settore. E’ naturale che il dato negativo legato alla Russia desti una certa preoccupazione – continua Marenzi - ma nonostante la complessa situazione geo-politica attuale unita a quella economica del Paese, la contrazione è stata più contenuta rispetto ad altri settori merceologici".

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