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Furla, presidente: "Per data Ipo sceglieremo con Tip, verosimile 2017-18"

31 agosto 2016 | 19.56
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Furla, presidente:

Ancora la data della quotazione non è stata stabilita, il percorso è lungo e non c'è nessuna necessità di spingere sull'acceleratore visto il buon stato di salute di Furla, ma una finestra a cavallo tra il 2017 e il 2018 per l'Ipo è assolutamente "verosimile". Verrà comunque decisa insieme al partner Tip, Tamburi Investment Partner. Lo conferma all'Adnkronos il presidente del gruppo Giovanna Furlanetto, nel giorno in cui sono stati resi noti i numeri del primo semestre che danno conto di una crescita dei ricavi del 28% a 194 milioni di euro.

Un trend di crescita, evidenzia il direttore generale Alberto Camerlengo, che prosegue: "Luglio e agosto sono in linea con i primi sei mesi dell'anno". Ragion per cui "siamo molto contenti e ci aspettiamo che continui. Per ora siamo fiduciosi". Anche rispetto alla marginalità "siamo molto contenti, segue le nostre aspettative, i nostri budget. Non abbiamo avuto sorprese". Furla, che produce collezioni di pelletteria al femminile e che si posiziona nel segmento premium o 'affordable luxury', ha accolto nel proprio azionariato Tip - mentre la famiglia Furlanetto ha conservato la maggioranza - proprio per 'farsi accompagnare' all'indirizzo della Borsa". E con Tip nel board sono entrati Giovanni Tamburi e l'ad Alessandra Gritti. "Il 2017 - 2018 sono date obiettivo, realistiche, anche se per fortuna non abbiamo il fiato sul collo nel senso che l'azienda non ha nessuna fretta, nessun problema. Cercheremo insieme a Tamburi Investment Partners la finestra di mercato più giusta. Noi ci stiamo preparando da tempo e ancor più accelereremo in direzione di questo progetto".

Per quanto l'advisor, "verrà nominato. Sono aspetti che andremo a discutere di qui in avanti" assicura il presidente. "Tip ci prenderà per mano e l'advisor verrà scelto di comune accordo. Ci avvantaggeremo della loro comprovata esperienza e ne sono contenta così il management interno non sarà troppo distratto dal business e dal quotidiano in relazione a questo progetto 'extra-straordinario' che avviene una volta nella vita di un'azienda. Proprio per questa ragione ci siamo affidati a Tamburi Investment per avere il know how e perché il nostro management possa non perdere di vista il quotidiano. In scenari così complessi non bisogna distrarsi troppo". L'obiettivo è chiaro: "garantire a questa azienda e a questo marchio una prospettiva brillante, come merita. Essere accompagnata da persone di qualità, nella prospettiva di un cambio generazionale, così da essere più serena e più sicura. Siamo arrivati a questa decisione con un voto congiunto di tutti agli azionisti perché darà a ciascuno la libertà di decidere in base alle proprie aspirazioni".

Alberto Camerlengo resterà direttore generale con ampie deleghe, nessun nuovo ad in vista. "Vogliamo dare first chances alle persone interne alle azienda, che sono competenti ai massimi livelli". La nomina di Christian Blanckaert nel board ha completato l'assetto di governance.

Intanto grandi aspettative dal Giappone "che sta performando molto bene. E' il nostro primo mercato con il 26 %di share ed è in continua crescita" sottolinea il direttore generale. "Rinnoveremo il 75% dei nostri negozi con il nuovo concept e un lavoro incredibile di store lay out. Abbiamo a bordo un team eccezionale che sta continuando a performare in maniera ottima e ci aspettiamo risultati eccezionali dal Giappone. Sono stati fatti grandi investimenti negli anni. La filiale è stata fondata 26 anni fa ed è molto ben radicata. L'ad è una donna giapponese. Crediamo fermamente in responsabili di mercato locali. Infatti abbiamo un americano in America, un russo a Mosca, una cinese in Cina".

Le prossime aperture saranno quelle di Brompton Road a Londra e di Faubourg Saint Honoré a Parigi, ma "continuano a monitorare il mercato per ad aprire in location a cinque stelle, o ricollocandoci in posizoni migliori". E Furla non abbandonerà il suo segmento premium: "è il nostro - spiega Camerlengo - stiamo crescendo molto bene. Abbiamo un prodotto di altissima qualità made in Italy che nessuno riesce ad oggi a replicare e dunque continueremo a insistere su questo segmento di mercato". Il numero dei negozi monomarca ha raggiunto le 425 unità, in incremento ulteriore rispetto ai 415 di fine 2015, suddivisi al 50% circa tra punti vendita di proprietà e franchising; tra negozi multimarca e department store il gruppo Furla è presente in più di 1200 altre location, in tutto il mondo.

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