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Pnrr, Zottola (min. Interno): "300 mln per investimenti in progetti rigenerazione urbana nel 2022"

24 febbraio 2022 | 12.52
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"I richiedenti possono essere: i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro".

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

"Sono 300 i milioni per il 2022 per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale". A dirlo oggi Marcello Zottola, dirigente del ministero dell’Interno, direzione centrale per la Finanza locale, nel corso del tavolo tecnico del progetto 'Next generation Eu: EuroPA Comune' organizzato da Centro studi enti locali, Csel, in collaborazione con il dipartimento Economia e management dell’Università di Pisa.

"Sono risorse - precisa - che sono sul bilancio nazionale e non gravano sul Pnrr. Quindi non si applicano le disposizioni previste per il Pnnr per la gestione-rendicontazione e monitoraggio e le disposizioni specifiche previste per l’utilizzo del Pnrr, quali ad esempio la possibilità di utilizzare parte delle risorse per le spese di personale o le altre norme contrattuali e contabili specifiche. Non è quindi possibile con queste risorse poter procedere a qualsivoglia tipo di assunzione".

"I richiedenti - ricorda Zottola - possono essere: i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro. La domanda è presentata dal comune capofila (che è anche soggetto attuatore unico); i 'grandi' comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il decreto di assegnazione delle risorse previste, per finalità analoghe a quelle a cui tendono le disposizioni recate dai commi in esame, dai commi 42-43 dell'articolo 1 della legge 160/2019 (legge di bilancio 2020)".

"Possono richiedere il finanziamento - continua - i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15.000 abitanti: convenzioni art. 30 Tuel; Unioni di Comuni; chi si convenziona o chi partecipa con l’Unione non può essere soggetto che partecipa ad altre richiesta. L'importo massimo richiedibile è pari a 5 milioni. Il comune capofila può presentare più progetti ognuno con il proprio Cup. Il Comune capofila è anche l’unico soggetto attuatore Cup solo del Comune capofila".

E ancora: "i comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il decreto Mi/Mef/Mims del 30 dicembre 2021 di assegnazione delle risorse in attuazione articolo 5 Dpcm 21 gennaio 2021; i Comuni sopra i 15.000 abitanti che non hanno fatto domanda e che non hanno richiesto e/o ricevuto il massimo concedibile per fascia demografica nel limite dell’importo non richiesto; i comuni che entreranno nell’eventuale scorrimento non saranno considerati ammessi nella nuova rigenerazione".

Marcello Zottola ricorda poi le tipologie di interventi ammessi a finanziamento. "Sono quelli - elenca - relativi alla manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree; al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive; alla mobilità sostenibile; manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree".

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