"La cerimonia di oggi è un’occasione per pensare insieme il futuro di Torino, perché risponda con inventiva e coraggio alle trasformazioni del nostro tempo, come ha saputo fare in passato. Penso all’integrazione delle centinaia di migliaia di persone arrivate in città, soprattutto dal Sud, tra gli anni ‘50 e gli anni ‘70. Ai progetti di rigenerazione urbana, in particolare degli anni ‘90, che hanno dato nuova energia a interi quartieri e portato al recupero di zone che erano industriali. Alla metamorfosi della città in un polo turistico e culturale – con i Giochi olimpici invernali del 2006 e le fiere d’arte, di letteratura. Come ha detto il Sindaco Lo Russo, Torino è stata spesso un laboratorio dove ricercare soluzioni innovative a cambiamenti epocali. Questa è la storia di Torino - e vogliamo che continui ad esserlo". Così il premier Mario Draghi, intervenendo a Torino alla firma del patto per la città.
"Il Patto che firmiamo oggi rappresenta un impegno che il Governo assume con la città, a cui destiniamo circa 1,1 miliardi di euro e che il Comune prende di fronte ai cittadini, con l’obiettivo di risanare le proprie finanze e investire con attenzione, ambizione, lungimiranza". Il presidente del Consiglio si dice "fiducioso che queste risorse possano dare maggiore serenità al Comune nel programmare gli interventi da realizzare nei prossimi anni".