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Cofferati dà l'addio al Pd, l'affondo dei renziani: "Ambizioni personali"

17 gennaio 2015 | 19.53
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Serracchiani: "Non posso credere che oggi disconosca la storia del suo partito". Bonafè: "Si dimetterà anche da europarlamentare?"

 (Infophoto)
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L'addio di Sergio Cofferati al Pd scatena un terremoto all'interno del partito e dai renziani arriva l'affondo all'ex segretario della Cgil. "Non si partecipa a una competizione, se poi non si è in grado di accettarne il risultato - scandisce la senatrice Laura Cantini, componente della direzione del partito - Sergio Cofferati attacca il Pd e le primarie per soddisfare esigenze di ambizione personale".

Sulla stessa linea il senatore Andrea Marcucci. ''Il Pd è un partito aperto, tollerante e con regole condivise. Se si fanno le primarie, il risultato poi va rispettato, soprattutto dopo la verifica degli organi di garanzia - sottolinea - Non è accettabile che se uno perde, poi si porti via il pallone e mandi a quel paese tutta la squadra". "L'ex leader della Cgil ha probabilmente da tempo un legittimo progetto personale - sottolinea - ha sbagliato a coinvolgere i cittadini liguri, le primarie e il partito che lo ha eletto per due volte al Parlamento europeo come un casus belli".

"Le scelte di Cofferati oggi rischiano molto di essere strumentalizzate da forze politiche che pensano meno al Paese e più a ritagliarsi spazi" dice la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani. "La candidatura alla presidenza di una Regione non può essere il discrimine per rimanere nel Pd - rimarca - E non posso credere che Cofferati oggi disconosca la storia del suo partito e il percorso delle primarie, e umili il lavoro dei militanti e dei volontari che domenica hanno reso possibile il voto ai gazebo".

Rincara l'eurodeputata Simona Bonafè. ''Non è facile accettare le sconfitte. Non per questo si mette in discussione la moralità e la trasparenza di un partito. Se non si ritrova con il Pd, partito che lo ha portato a Strasburgo, a questo punto oltre che lasciare il Partito democratico, si dimetterà anche da europarlamentare?'' chiede Bonafè.

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