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Elezioni 2022, pressing partiti contro il caro energia

29 agosto 2022 | 08.15
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Le forze politiche chiedono interventi urgenti per nuovi aiuti a famiglie e imprese. Salvini propone un "armistizio". Vediamoci subito", ribatte Calenda.

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il caro energia irrompe nella campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Di fronte all'aggravarsi della crisi energetica, con i prezzi del gas schizzati oltre ogni previsione, le forze politiche chiedono interventi urgenti per aiutare imprese e famiglie. Salvini propone un "armistizio" sul tema luce e gas e lancia il 'modello Macron' contro il caro bollette. "Vediamoci subito", ribatte Calenda. Il Governo fa intanto partire una ricognizione per il reperimento dei fondi per i nuovi aiuti.

SALVINI - Sul caro energia "chiedo di convocare un Cdm la prossima settimana e riunire il Parlamento ai primi di settembre. Propongo ai leader delle forze politiche un armistizio. La politica si fermi, si riunisca e firmi un impegno". Così Matteo Salvini in una conferenza stampa a Corigliano Rossano. "Occorre agire subito, non c'è tempo. C'è chi dice 'aspettiamo dopo le elezioni'. Non si può fare. Aspettare un mese e mezzo è tardi e nel frattempo rischiamo una strage di aziende" dice il leader della Lega.

Salvini ha lanciato il 'modello Macron' contro il caro bollette. "La politica dia mandato pieno a Draghi" per adottare una soluzione come quella presa in Francia: "Dare soldi alle imprese" che producono energia "e chiedere che mettano un tetto" al prezzo delle bollette, è la proposta del leader della Lega. "Non sono aiuti di Stato, soldi a pioggia. Ma si interviene a monte" direttamente sulle aziende come "Eni, Enel, Ire, Dolomite energia e così via". "Dobbiamo imitare la Francia e stanziare subito 30 miliardi per contenere gli aumenti del gas. Non è debito ma un salvataggio nazionale" dice Salvini.

CALENDA - "Meno male. Almeno uno c’è arrivato - commenta Carlo Calenda su Twitter - Dopo quattro giorni di insulti ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. È la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro: Enrico Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte".

"Prima di chiedere un intervento a Draghi dobbiamo incontrarci noi - afferma Calenda parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale - Sono cinque giorni che dico a tutti i leader politici, vediamoci, incontriamoci: c’è una emergenza energetica nazionale che sta per fare chiudere aziende, piccole e grandi e medie e rischia di essere uno tsunami. Sediamoci insieme". "Inutile - aggiunge - chiedere a Draghi di intervenire, e lo dico agli amici di Forza Italia che lo hanno sfiduciato. Sarebbe molto meglio assumersene la responsabilità e scusarsi con gli italiani". "E questo - conclude Calenda - vale per Berlusconi e Salvini e non per Conte che, sotto sotto, è contento di averlo sfiduciato. E non mi pare vi sia lo spazio per un ravvedimento operoso".

LETTA - "Situazione insostenibile, chiediamo che il governo intervenga sia a livello nazionale che a livello europeo" dice il segretario del Partito democratico Enrico Letta. "Chiediamo che venga messo un tetto al prezzo dell'energia, sia nazionale che europeo. Ovviamente - aggiunge - è meglio se ci si coordina a livello europeo subito, ma è bene che questo avvenga a livello nazionale, e che venga raddoppiato il credito imposta per le imprese. Noi ci fidiamo del governo Draghi, e siamo sicuri che il governo Draghi sia in grado di realizzare un intervento tempestivo e molto efficace. E' importante che tutti i partiti, impegnati in campagna elettorale, diano sostegno al governo Draghi, pieno sostegno al governo Draghi, per fare un intervento che sia il più tempestivo e il più efficace". "Preferisco non fare polemica, sarebbe facile per me farla - spiega Letta - mi fido del governo, che troverà una soluzione a livello nazionale".

CONTE - "E' evidente che la campagna elettorale non si può fermare, ma siamo disponibili a trovare soluzioni. Tutti i gruppi parlamentari possono, di comune accordo, all'unanimità, concordare una soluzione" dice il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Zona Bianca su Rete 4, nella puntata in onda questa sera, rispondendo a una domanda sulla proposta di Salvini di trovare subito un accordo sull'intervento da realizzare contro il caro bollette. "Le soluzioni tecniche sono varie, basta andare in Parlamento, quella è la sede istituzionale, ci si confronterà, con i gruppi parlamentari - aggiunge Conte - siamo disponibilissimi. Non è che si ferma la campagna, e ci mettiamo a fare riunioni tra leader. Il Parlamento è la sede dove si elabora la proposta, in dialogo con il governo che ovviamente è ancora in carica".

Da Eleonora Evi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi e Sinistra arriva un appello rivolto a tutti i leader politici presenti in questa competizione elettorale: "In questo momento c’è una soluzione immediata al caro-bollette, per questo chiediamo a tutti i leader dei partiti di abbandonare le polemichette da campagna elettorale e di lavorare insieme per il bene comune dell’Italia, rivolgendo un appello comune a Draghi perché domani stesso riunisca il Cdm per ridistribuire immediatamente i 50 miliardi di extraprofitti che le società energetiche italiane hanno conseguito grazie alla loro speculazione sul gas sui conti correnti di famiglie e imprese italiane".

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