"Il governo che ha giurato in pompa magna al Quirinale una settimana fa era solo una parte dell'esperimento istituzionale di Renzi: un'accozzaglia destinata a diventare una creatura ancora più impresentabile. Con le nomine dei viceministri e dei sottosegretari, infatti, ha preso vita un autentico mostro politico che assomma in sé il peggio della casta e delle cricche". Lo scrive sul suo blog Riccardo Fraccaro, deputato M5S e segretario dell'Ufficio di Presidenza della Camera.
"Indagati, riciclati, capibastone, collezionisti di poltrone, berlusconiani, uomini di corrente, di partiti e di partitini, lobbisti e lottizzati, conflitti di interesse a tutto spiano e rottamati in grande quantità. Il giovane Renzi è Frankenstein junior - incalza il grillino - che ha creato uno spaventoso esecutivo indegno persino della Prima Repubblica. Il numero di componenti dell'esecutivo Renzienstein è già di per sé abnorme per chi alle primarie aveva promesso: 'Nel mio governo al massimo 10 ministri, la metà donne'. Invece con i vari viceministri e sottosegretari si arriva a 62. Le quote rose si fermano invece a quota 17, cioè la metà della metà".
"Sono ben 24, poi - rimarca Fraccaro - i riconfermati dell'esecutivo Letta, quello defenestrato in nome della necessità di cambiare verso: ma Renzi voleva solo cambiare poltrona e quella di Palazzo Chigi è la più comoda. Infatti i politici da rottamare sono tutti al loro posto: Alfano, Franceschini, Nencini, Legnini e i vari prodiani, lettiani, bersaniani e veltroniani. Basti pensare a Padoan, dalemiano di ferro. Il rottamatore sceglie l'usato sicuro. Però le quote nere, quelle degli inquisiti, sono state rispettate: ben 5 indagati, che per un condannato in primo grado come Renzi rappresentano un punto d'onore".