E' quanto sottolineano El Pais e la Bbc mentre Le Monde sottolinea come il "grande sconfitto" sia Berlusconi, "messo con le spalle al muro" dal premier. Wall Street Journal: Mattarella politico esperto, architetto delle leggi elettorali degli anni novanta. Ft: elezione Mattarella sfoggio abilità e forza politica Renzi.
L'elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica viene vista come "una spinta per il premier Matteo Renzi", che aveva indicato il suo nome. E' quanto si legge sul sito della Bbc, a commento del voto per il Quirinale, che si sottolinea come quello del presidente della Repubblica in Italia sia "un ruolo principalmente cerimoniale, anche se ha il potere di nominare il primo ministro, potere cui si ricorre con frequenza" in un Paese in cui "la politica è notoriamente volubile". Non a caso, la Bbc ricorda che nei nove anni di mandato di Giorgio Napolitano sono stati nominati cinque premier.
Le Monde invece sottolinea che con Mattarella al Quirinale, Silvio Berlusconi appare come "il grande sconfitto" di questo voto. Matteo Renzi, si legge sul giornale francese, "che si pensava legato mani e piedi dall'accordo sulle riforme con Berlusconi", ha messo il Cavaliere "con le spalle al muro, presentando a Forza Italia un solo nome possibile". Quello di Mattarella, giudice costituzionale, "uomo dalla schiena dritta, che viene dall'ala sinistra della Dc - sottolinea "Le Monde" - e che rappresenta tutto quello che Berlusconi detesta: il rigore, la freddezza, il rispetto del diritto, le convinzioni". Il giornale ricorda che il nuovo presidente della Repubblica nel 1990 "si concesse persino il lusso di dimettersi da un governo che trovava troppo accomodante con il magnate dei media". Renzi, "fiorentino e machiavellico - chiosa "Le Monde" - ha tolto da sotto i piedi di Berlusconi la scala sulla quale era salito, troppo alta".
Sempre in Francia, Le Figaro descrive Mattarella come un "cattolico fervente", un uomo "retto, tenace e intransigente", che incarna "il destino della Sicilia dolorosa e tragica che affronta il crimine". Per il quotidiano francese, che al nuovo capo dello Stato dedica un approfondito ritratto intitolato "Un cattolico siciliano al cuore delle istituzioni", è "difficile trovare una personalità più diversa da Matteo Renzi. Quanto questo è mediatico ed esuberante, tanto Sergio Mattarella è ponderato, coltiva la calma come una virtù, parla a voce bassa, tutto equilibrio e prudenza, evitando il più possibile le telecamere".
Anche lo spagnolo 'El Pais' sottolinea che l'elezione di Mattarella "rappresenta una grande vittoria politica per Matteo Renzi". E' quanto scrive 'El Pais', ricordando, tra l'altro, che Mattarella diventerà "il primo siciliano a sedersi al palazzo del Quirinale". I 665 voti ottenuti, si legge ancora sul sito del quotidiano spagnolo, non solo hanno superato la maggioranza assoluta necessaria, ma sono anche "un importante trionfo politico di Renzi".
L'elezione a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, "giudice della Corte costituzionale e politico esperto, segna una vittoria politica per il giovane premier Matteo Renzi, che lo aveva proposto come unico candidato del Pd". Così il "Wall Street Journal", dopo la quarta votazione del Parlamento che ha incoronato Mattarella, "noto per essere l'architetto di una delle leggi elettorali degli anni Novanta".
Renzi, ricorda ancora il giornale americano, ha proposto il suo nome sostenendo che "abbia lo standing giusto per assicurare la stabilità istituzionale necessaria in un momento cruciale per l'Italia, che sta vedendo i primi timidi segnali di ripresa dalla più lunga recessione degli ultimi decenni".
"Sergio Mattarella, giudice siciliano, è stato scelto come prossimo presidente della Repubblica italiana, in uno schiacciante sfoggio di abilità e forza politica da parte di Matteo Renzi, il premier di centrosinistra che spingeva per la sua candidatura". Scrive invece il Financial Times, nell'articolo di apertura del sito. Mattarella, ricorda il quotidiano britannico, sostituirà Giorgio Napolitano "presidente per 9 anni tumultuosi che hanno compreso una crisi del debito ed una profonda recessione".
"La corsa presidenziale è stata vista come un test chiave per Renzi", si legge ancora sul sito del quotidiano britannico, in cui si ricorda che "nonostante" il premier sia stato in grado di "passare alcune riforme chiave - come le modifiche allo sclerotico mercato del lavoro del Paese - i suoi indici di gradimento sono in calo, la crescita economica non è riuscita a decollare e la disoccupazione è rimasta elevata". L'elezione di oggi "potrebbe dare nuovo slancio all'incarico di Renzi a palazzo Chigi".
