di Antonio Atte
"Se gli stati generali venissero intesi solo per il nome del nuovo capo politico... direi che è proprio inutile farli". Parola di Roberta Lombardi, volto di spicco del Movimento 5 Stelle e componente del comitato di garanzia grillino, che in un'intervista all'Adnkronos dice la sua sullo scontro tra Beppe Grillo e Alessandro Di Battista e sul futuro del M5S. "Gli stati generali - spiega la consigliera M5S in Regione Lazio - devono servire a ridare al Movimento una nuova mission, dopo che i più importanti obiettivi che ci eravamo prefissi li abbiamo raggiunti in due anni di governo: reddito di cittadinanza, lotta alla corruzione e alla grande evasione, abolizione dei privilegi. Il Paese oggi, più di quando ne abbiamo iniziato a parlare in epoca pre-Covid, ha bisogno di un M5S con una visione forte per i prossimi 10 anni ed una organizzazione adeguata a questo compito".
Quindi lei auspica una sorta di 'direttorio' 2.0? "Sì - risponde Lombardi - solo per questa fase, con compiti precisi e obiettivi misurabili. E capo politico o segreteria allargata solo dopo gli stati generali". Ma "basta chiamarlo capo politico. Coordinatore politico o coordinamento politico mi piace di più", aggiunge l'ex deputata 5 Stelle, che si schiera apertamente con Grillo dopo il battibecco di ieri con 'Dibba': "Ha ragione come sempre Beppe. Non si può far ripetere a questo Paese all'infinito lo stesso giorno, lo stesso film, lo stesso copione, fatto di forze politiche che pensano prima a se stesse e poi al Paese".