Una brusca accelerazione, prima con il post di un attivista che parlava di 'fuoco amico', poi con il tweet di Beppe Grillo sulla sfiducia del territorio a Luis Alberto Orellana e subito dopo con l'annuncio, del capogruppo al Senato Maurizio Santangelo, di un'assemblea congiunta settimana prossima per avviare la procedura di espulsione. A quanto riferisce un'autorevole fonte parlamentare del M5S, dietro lo 'sprint' contro i senatori dissidenti messi all'indice da Grillo in persona ci sarebbe il summit che Pippo Civati ha organizzato domenica a Bologna in vista del voto di fiducia al governo Renzi.
Un appuntamento che Civati ha dato ai suoi, i delusi del Pd, alla cosiddetta Scuderia in piazza Verdi. "Abbiamo voluto lanciare un segnale ai dissidenti - riferisce un senatore stellato all'Adnkronos - della serie: 'sta passando un treno, forse è il caso di prenderlo al volo'. Alla riunione congiunta, che potrebbe tenersi già giovedì prossimo" e che dovrebbe avviare la procedura di espulsione per Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Luis Alberto Orellana e Francesco Campanella, "non so se si arriverà, confidiamo che accada qualcosa prima. A quanto ci viene riferito, i contatti tra i nostri dissidenti e i civatiani vanno avanti frenetici in queste ore, magari eviteremo il 'cartellino rosso' e Orellana e gli altri avranno un buon motivo per togliere il disturbo da soli, senza la nostra spinta".
Per questo i toni degli oltranzisti e dei vertici del Movimento si sono alzati nelle ultime ore? "Dipende dai punti di vista - risponde il senatore - E' vero questo ma forse è vero anche il contrario. Magari loro hanno accelerato con le provocazioni proprio per chiudersi la porta del Movimento alle spalle nel momento giusto".
