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Mastella lancia Margherita 4.0: "Serve patto elettorale Renzi-Toti e Fi"

05 aprile 2022 | 21.13
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L'ex Guardasigilli presenta nuovi organigrammi 'Noi di Centro': "Si a proporzionale con preferenza e sbarramento al 5%"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

"Abbiamo creato dal nulla un partito con rappresentanza in tutte le Regioni, siamo un piccolo miracolo...". Oggi a Roma, Clemente Mastella ha presentato al palazzo Santa Chiara il nuovo organigramma nazionale e regionale della sua creatura politica, 'Noi di Centro'. L'ex ministro della Giustizia punta a creare un nuovo contenitore politico centrista, una Margherita 4.0 con chi ci sta, dai renziani ai totiani a Forza Italia. L'obiettivo è realizzare un patto elettorale in vista delle prossime politiche: ''L'idea di centro alla quale siamo affezionati e per la quale invitiamo chiunque, ad iniziare da Italia Viva, 'Cambiamo' e Forza Italia, a realizzare una sorta di Margherita 4.0 in un patto elettorale, è quella che sia in grado di evitare un antagonismo che ha visto in quest'ultimo periodo l'Italia divisa tra putinisti e pacifisti populisti".

"Noi -spiega Mastella in una nota di 'Noi di Centro' -continuiamo a coltivare un'idea della politica che mitighi asprezze e scontri privi di senso. Proponiamo a questi amici, soprattutto a loro che hanno una presenza parlamentare non trascurabile, di puntare ad un proporzionale con sbarramento al cinque per cento e possibilmente con le preferenze". Secondo l'ex Guardasigilli "l'area larga del Pd è priva di suggestione politica e non riesce a realizzare condizioni per una vittoria elettorale. Il centrodestra manifesta, invece, non soltanto una irrequietezza per chi sarà l'eventuale prossimo leader di governo ma dimostra difficoltà, in relazione della guerra in Ucraina, per chi è più vicino all'idea sovranista e alla ideologia putinista e chi si pone in una logica alternativa".

Da qui la necessità di un'area di centro, che "potrebbe riscuotere un enorme consenso elettorale e che per aggregarsi ha bisogno di evitare timidezze, ritardi e cautele, deve dimostrare coraggio avendo il dovere di disegnare una nuova architettura istituzionale del Paese". All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Giorgio Merlo, il vicesegretario nazionale Gianni Stea e la senatrice Sandra Lonardo.

Riguardo i tecnici in politica, il segretario nazionale di Noi Di Centro sostiene che ''dopo i cicli in cui la politica è stata ancillare ai tecnici e dopo la stagione di una ciurma scombinata per impreparazione e demagogia che ha retto il governo del Paese, bisogna ritornare alla normalità e a al primato della politica". Mastella poi parla del rapporto politica-giustizia: "Il degrado magistratura-politica rimane in tutta la sua durezza, così come rimane in piedi l'idea sbagliata della magistratura come corpo separato, guardiano dei costumi e dei valori. Ha ragione il professor Cassese quando ritiene che la magistratura ha dato l'illusione di una palingenesi morale utilizzando la scorciatoia della via giudiziaria".

Per Mastella ''bisogna allontanare l'idea del sospetto permanente, di utilizzare l'obbligatorietà dell'azione penale secondo criteri costituzionali assai spesso non utilizzati come tali. È indispensabile allentare l'abuso delle intercettazioni non sempre concludenti per la processualità dei casi sottoposti ad attività investigativa. È necessario, poi, rendere lineari i rapporti molto spesso viziati tra i media ed alcune procure". Infine, l'ex ministro della Giustizia afferma: "Spero che quello che tentai di fare, ovvero di rendere più umana la giustizia e al tempo stesso più indipendente, si possa oggi realizzare".

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