cerca CERCA
Mercoledì 01 Maggio 2024
Aggiornato: 13:13
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Mattarella rinvia alle Camere legge su mine anti-uomo

(Foto Quirinale)
(Foto Quirinale)
27 ottobre 2017 | 21.04
LETTURA: 2 minuti

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto alle Camere, a norma dell’art. 74, primo comma, della Costituzione, una nuova deliberazione in ordine alla legge: 'Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo'. Il provvedimento presenta, infatti, profili di evidente illegittimità costituzionale". E' quanto si legge in un comunicato del Quirinale.

"L’art. 6, comma 2, della normativa in esame - prosegue il comunicato - in contrasto con la finalità dichiarata, determinerebbe l’esclusione della sanzione penale per determinati soggetti che rivestono ruoli apicali e di controllo (per esempio i vertici degli istituti bancari, delle società di intermediazione finanziaria e degli altri intermediari abilitati); per altri soggetti, privi di questa qualificazione, sarebbe invece mantenuta la sanzione penale, che prevede la reclusione da 3 a 12 anni, oltre alla multa da euro 258.228 a 516.456. Questo contrasta con l’art.3 della Costituzione che vieta ogni irragionevole disparità di trattamento fra soggetti rispetto alla medesima condotta".

"Inoltre - prosegue la nota del Quirinale - la norma in questione, violando l’art. 117 della Costituzione, si pone in contrasto con le convenzioni di Oslo e di Ottawa a suo tempo ratificate con le leggi n. 106 del 1999 e n. 95 del 2011 che richiedono sanzioni penali per tutti i finanziatori degli ordigni vietati".

"La normativa in esame determinerebbe invece la depenalizzazione di alcune condotte oggi sanzionate penalmente. E’ appena il caso di sottolineare - è la conclusione - che la mancata promulgazione della legge non determina alcun vuoto normativo in quanto mantiene in vigore l’attuale regime sanzionatorio di carattere penale".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza