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Governo: Moles (Fi), 'Taverna e Bibbiano 'virali' per legge contrappasso'

09 settembre 2019 | 15.36
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"Chi la fa l'aspetti: Sono fotografia reale contenuto stesso e cioè incollamento a poltrona di chi si definiva anti-casta"

 - FOTOGRAMMA
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(di Roberta Lanzara) - "E' un tormentone, è la fotografia reale del contenuto stesso e cioè l'incollamento alla poltrona di quelli che si definivano gli anti-casta". Con queste parole Giuseppe Moles, senatore di Forza Italia, annuncia e commenta all'Adnkronos la nuova 'incursione-video-guerriglia' anti-Conte bis su whats up tra i banchi dell'opposizione e 'non', intitolata 'Era un momento differente no?', frase ripetuta a ritornello da Paola Taverna nel filmato tra una sequenza di dichiarazioni/commento del Movimento Cinque Stelle in chiave anti-Pd, rilasciate prima dell'accordo per il Conte-bis.

"Sono le leggi della vita: chi di spada ferisce, di spada perisce - afferma ironicamente Moles - Hanno usato la violenza degli slogan dei social e dei contenuti contro i partiti contro cui si scagliavano, dunque avviene per legge del contrappasso", afferma mentre nel frattempo il video originale della Taverna, da cui è stata tratta la frase 'incriminata', conquista su You-tube l'ambita sezione dedicata ai virali, con quasi 70mila visualizzazioni.

"Io non chiedo scusa al Pd per tutto quello che ho detto in passato perché lo pensavo", diceva la senatrice difendendosi dalle domande di alcuni giornalisti nel video originario da cui è tratta la battuta incriminata: 'Era un momento differente no?'". "E oggi?", chiedono i cronisti. "Oggi è un altro momento e al Pd stiamo proponendo un contratto, non mi ci devo fidanzare".

"Siamo passati da aprire il Parlamento come una scatola di tonno al reddito di cittadinanza parlamentare", chiosa il senatore azzurro e parla dell'altro video cliccatissimo nelle chat dell'opposizione dove lo scettro da protagonista della guerriglia politica anti-Conte bis passa a Bibbiano, per le mani di Manlio Di Stefano, intervistato da Bianca Berlinguer a Carta Bianca.

"Il M5s cambia idea: Bibbiano è una leggenda", si legge sullo schermo del canale on-line che in tre giorni ha superato le 18mila visualizzazioni ed il cui link naviga tra le chat di whats up. Nel video l'ex sottosegretario al ministero degli Esteri in quota Movimento 5 Stelle, afferma: "il racconto che viene fatto su Bibbiano sulle banche ha come sempre una parte di verità ed una parte di leggenda, ovviamente".

"Di tutto ciò che hanno detto e fatto su Bibbiano, come dice la Taverna - rimarca divertito Moles - 'era un altro momento'. Oggi invece così come Di Maio sul limite dei due mandati si è inventato il mandato zero, evidentemente anche per Bibbiano, per i Cinque Stelle vale la formula Bibbiano zero, cioè Bibbiano non conta".

Non mancano le vignette. "Ancora più divertenti", racconta sorridendo il senatore di Forza Italia e ne elenca una lunga serie partendo da quella in cui in poster da campagna elettorale troneggia l'immagine di Di Maio con lo slogan: "Insulti Zero". Sottotitolo esplicativo: 'Tutti gli insulti rivolti al Pd non contano, sono gli insulti zero'.

Poi c'è il fotomontaggio del profumo 'Volta e Gabbana', con profumo marchiato e foto impressa sotto il 'Volta' di Conte e sotto il 'Gabbana' di Di Maio, quest'ultimo protagonista anche della vignetta con Mattarella che afferma serio: "Avevo detto di mandarlo all'estero, non agli Esteri".

"Chi la fa l’aspetti - conclude Moles - hanno lanciato fango su tutto il mondo e ora qualche schizzo arriva anche a loro per legge del contrappasso".

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