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Rider, Tribunale di Milano: Deliveroo e Uber versino i contributi all'Inps

20 ottobre 2023 | 19.05
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Boccia (Pd): "Sancito diritto sacrosanto, ora contratto rider". Grimaldi (Avs): "Milioni di euro, ancora una volta ci pensa il diritto"

Un rider in bicicletta - Fotogramma
Un rider in bicicletta - Fotogramma

Deliveroo e Uber dovranno versare i contributi all'Inps per migliaia di rider. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano in due diverse sentenze, dando torto alle società di delivery che avevano intentato causa contro l'Istituto nazionale di previdenza.

Boccia (Pd): "Ora un contratto di categoria"

"Le sentenze del Tribunale di Milano che obbligano Deliveroo e Uber a versare i contributi per migliaia di rider sono molto importanti perché sanciscono un diritto sacrosanto: quello di veder riconosciuta la specificità di un lavoro sottopagato e sfruttato", afferma il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "Per questo è necessario individuare una disciplina contrattuale specifica per questi lavoratori, in modo da evitare che aziende sleali facciano concorrenza a quelle che li assumono come dipendenti. È necessario agire con urgenza sulla materia contrattuale per evitare che, come anche in questo caso, sia la magistratura, e meno male che lo fa, a tutelare lavoratori a rischio sfruttamento. Questi sono i problemi di tante cittadine e tanti cittadini e si questo vorremmo che la maggioranza e il governo si occupassero", conclude Boccia.

Grimaldi (Avs): "Pronti a discutere nostra legge ad hoc"

"Il giudice di Milano ha stabilito che Deliveroo e Uber dovranno versare all'Inps contributi per migliaia di rider, per decine di milioni di euro. Ancora una volta il diritto restituisce qualcosa a lavoratori a cui si voleva negare tutto. Quando ne prenderà atto il Governo? La nostra legge - afferma il vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Marco Grimaldi - è a disposizione, se Meloni smette di scappare siamo pronti a discutere”.

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