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Riforme, c'è l'intesa sul Senato. Renzi: "Soddisfatto, non temo il voto in Aula"

10 luglio 2014 | 20.23
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Il premier al termine del Consiglio dei ministri: "E' un momento importante per il Paese. Alcuni tabù possono essere vinti se la classe politica ha coraggio". Sulla legge elettorale: "Incontro con M5S la settimana prossima se vorranno". E sui conti pubblici dice: "Escludo una manovra correttiva"

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"E' stata una giornata infinita ma ricca di momenti importanti e positivi. Sono davvero soddisfatto del lavoro di queste ore. Una giornata segnata dal via libera della commissione Affari costituzionali del Senato" sulle riforme, "siamo a un momento straordinariamente importante per la vita del nostro Paese". Così il premier Matteo Renzi al termine del Cdm.

Riforme - Per il premier l'ok oggi in commissione alla riforma del Senato e del Titolo V "non è importante solo perché si semplificano le regole del gioco per le Regioni", perché c'è lo stop al bicameralismo perfetto, "il punto vero - sottolinea Renzi - è che noi stiamo dicendo che alcuni tabù possono essere vinti se la classe politica ha coraggio ". E ai detrattori replica: "Quando sento parlare di deriva autoritaria un sorriso si stampa sul mio volto tanta è l'assurdità". E secondo il premier il testo reggerà alla prova dell'Aula. "Non ho preoccupazione per il voto" in Senato, dice, "anzi segnalo che tutte le previsioni dei gufi non si sono avverate. Leggo di fronde, dissenso, crisi... Ma guardate che siamo tutti d'accordo sul 98 per cento dei punti". Quindi rivendica: "Non è possibile non vedere che il processo di riforme sta producendo tappe con un ritmo che, dopo tanti anni di ritardo, è il ritmo giusto. Non penso che stiamo facendo le corse, ma siamo nei tempi regolari. Prima la politica andava al rallenty, ora va a velocità normale e i primi a esserne stupiti siamo noi".

Legge elettorale - Quanto all'Italicum, ricorda Renzi, "è la legge che assegna il minor numero di seggi tra quelle" sul tavolo. "Mi piacerebbe incontrare di nuovo i 5 Stelle la prossima settimana", dice a proposito del confronto sulla legge elettorale. "Li vorrei incontrare se loro avranno piacere di fare questo incontro".

Rivoluzione nella P.A. - Il Cdm ha dato l'ok al ddl sulla Pubblica amministrazione, annuncia Renzi. "Alla fine dei mille giorni, scanditi dai tempi della legge delega, la Pa metterà online tutti i tipi di certificati o li invierà a casa entro 48 ore. E' una rivoluzione copernicana. La Pa va a casa del cittadino e viceversa". E, rivendica, "non abbiamo paura di dimezzare il monte ore dei permessi sindacali. Stiamo attuando un percorso di riforme così radicale e significativo al Senato che figuriamoci se abbiamo paura... Se hanno il 50% dei permessi in meno nessuno soffrirà. Nessuno - chiarisce - vuole punire i sindacati".

Italia locomotore d'Europa - "Noi - sottolinea - stiamo davvero cambiando l'Italia, sburocratizzandola. Siamo convinti che l'Italia abbia bisogno della spinta ideale". "Solo da noi - afferma - non c'è la consapevolezza di quanto fatto in questi mesi. Si riconosca che l'Italia sta cambiando. Si potrebbe fare meglio, certo, ma c'è lo spazio per tornare a crederci e la gente a casa vuole questo e io sono responsabile di alimentare questa speranza, altrimenti c'è solo scetticismo e noia. Voglio che l'Italia torni a sperare e a crescere". "Siamo certi - aggiunge - che se l'Italia fa le cose che deve fare, può essere il locomotore che porta non solo l'Italia, ma l'Europa fuori dalla crisi. Se approva il pacchetto di riforme, l'Italia può farcela. La mia scommessa è questa".

Nessuna manovra - "Escludo la manovra" correttiva. Chiarisce Renzi a chi gli chiede se sarà necessaria a fronte degli ultimi dati negativi dell'Istat. "Non vado ogni giorno a caccia di dati. A fronte di dati negativi comunque ci sono dati positivi".

Ok al decreto Ilva - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sull'Ilva. "Il decreto Ilva contiene la riorganizzazione dei tempi ambientali e la questione del prestito ponte", spiega il premier. "Non ci sono sdoppiamenti commissariali - aggiunge - come avevo letto e come era stato proposto. Le cose funzionano e devono funzionare". Via libera del Cdm anche alla riforma del terzo settore che sarà illustrata domani dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Nomine - Renzi ha poi annunciato le avvenute nomine di due donne alla guida dell'Agenzia per il Digitale (Alessandra Poggiani) e all'Agenzia per la coesione e sviluppo (Maria Ludovica Agrò).

Responsabilità su Alitalia - Per Alitalia è "arrivata una proposta molto buona, che consente alla nostra compagnia di bandiera non solo un grande passato, ma anche un grande futuro", dice il premier commentando la proposta avanzata da Etihad. Il presidente del Consiglio parla di una "vicenda che segna un fallimento" perché "Alitalia era in una posizione simile alle Ferrovie dello Stato", ma non è riuscita a decollare. "Credo che occorrerà che tutti facciano dei sacrifici - dice parlando degli esuberi - l'alternativa non è tra x esuberi e y esuberi, ma tra trattativa e chiusura. Non si può aver paura di dire come stanno le cose. I sindacati si preoccupano di salvare quanti più posti di lavoro possibile. E' il momento di stringere i denti. Ci vuole senso responsabilità, il rischio è che chiuda l'azienda, con migliaia di persone che restano a casa. Invito tutti alla saggezza".

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