"Le regole si scrivono insieme, a partire dall’accordo di maggioranza. Senza che nessuno abbia potere di veto: non è che se qualcuno si sfila, le riforme si fermano. Sulle altre politiche, dall’economia alla giustizia ai temi etici, vale la regola di maggioranza: in caso contrario, ci sfiliamo. Non possiamo accettare maggioranze variabili". Lo dice, in una intervista a La Stampa, il coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra Gaetano Quagliariello.
Quanto al patto del Nazareno, secondo l'ex ministro l'elemento che lo fa scricchiolare, "al di là delle tematiche, è la confusione di linea all’interno di Forza Italia. In quel mondo monarchico e anarchico sta prendendo il sopravvento l’anarchia". Se Fi si sfilasse, si potrebbe cercare un'intesa con il M5S come è accaduto per Consulta e Csm? "Sulle regole?E perché no? Anzi, meglio sarebbe che quel patto si allargasse fino a comprendere altri, perché vorrebbe dire dare più fondamento al nuovo impianto istituzionale, piuttosto che usare le forze di opposizione come fossero due forni".
Sulla legge elettorale, secondo Quagliariello, un'intesa con il M5S non è fantapolitica: "non credo -spiega- ci sia un problema profondo, credo possano accettare il doppio turno, una legge con premio di maggioranza alla lista, preferenze e soglie non draconiane. La mia fiducia ha a che fare con la ragione, non è spavalderia".
