Il sindaco della Capitale è sempre più stretto fra le proteste delle periferie, il caso-multe e i problemi interni alla maggioranza. Pd: "Diamo una svolta a questa giunta bizzarra". E Sel avverte: "Potremmo essere noi a mandare a casa tutti". Il M5S Roma pronto a unirsi alla mozione di sfiducia dell'opposizione
Con le tensioni su immigrazione e periferie e il caso-multe, si annuncia una settimana di passione per il sindaco di Roma Ignazio Marino, la sua giunta e il Pd romano. Tutte vicende sulle quali dovrebbe fare il punto domani il sindaco, riferendo in aula Giulio Cesare. Ma il primo cittadino deve fare i conti da un lato con la battaglia dell'opposizione e dall'altro con i problemi interni e l'ipotesi-rimpasto.
“Ignazio la dà una svolta a questa giunta bizzarra? C’è bisogno di punti di riferimento più forti e capaci” avverte la deputata del Pd, Ileana Argentin. “Roma non si governa solo con i soldi, ma anche con scelte coraggiose e con professionalità capaci nelle mediazioni con la comunità cittadina. Conosco Ignazio fin dai tempi in cui si presentò al congresso nazionale del Pd”, prosegue la deputata, “e non l’ho mai abbandonato, ma ora gli chiedo pubblicamente di non fidarsi di chi lo incensa ma continua a fare giochi di palazzo e di realtà di provenienza. La città ha bisogno di risposte".
Anche in Sel le acque sono agitate, con il vicesindaco Luigi Nieri, che rischia di saltare. "Sentire il Governo del Paese a maggioranza Pd che dà lezioni di buon governo alla città di Roma è veramente un paradosso. Penso quindi che oltre alla questione del Sindaco si debba aprire anche la questione della maggioranza e del centrosinistra di governo a Roma” afferma Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Consiglio Comunale.
"Credo che ai cittadini romani non interessi nulla di queste polemiche e di questi problemi interni alla maggioranza, ma interessa che noi risolviamo le loro problematiche. Per questo mi sento in difficoltà a parlare di falsi problemi di Roma. Non abbiamo privilegi da difendere, se il governo della città non funziona a causa di dinamiche interne alla maggioranza e non per problemi di altra natura, vedremo che fare noi quattro consiglieri di Sel. Non è escluso che saremo noi a mandare a casa tutti. Chiediamo al centrosinistra di funzionare, al Sindaco di cambiare la squadra se c'è qualcosa che non funziona”, prosegue il capogruppo.
E poi c'è la mozione di sfiducia dell'opposizione, a cui sono pronti a unirsi anche i 5 Stelle capitolini. "Il M5S Roma è disposto a presentare una mozione di sfiducia al sindaco Marino congiuntamente alle forze di opposizione. Continuiamo a sostenere la nostra opposizione al sindaco Marino sulla mancanza di quella discontinuità enunciata nel programma politico e nelle linee programmatiche di azione che la Giunta avrebbe dovuto realizzare, sulla inadeguatezza di un indirizzo politico che perdura senza produrre risultati positivi per la città" annuncia il gruppo M5s di Roma.
L'opposizione annuncia battaglia. “Chiediamo le dimissioni di Marino: non c’è solo lo scandalo del panda gate ma soprattutto l’inadeguatezza del Sindaco e della Giunta ad amministrare la Capitale d’Italia, che sta sprofondando in un declino inarrestabile fatto di continue emergenze, di riduzione dei servizi e aumento delle tasse, così come ribadito anche nella mozione di sfiducia" affermano il coordinatore regionale NCD per il Lazio Roberta Angelilli e il capogruppo in Assemblea Capitolina Roberto Cantiani.
Proprio domani è in programma una protesta in motorino promossa dal Comitato Cuoritaliani che partirà alle ore 12.30 da Via Ostiense 131, sede di Aequa Roma, per arrivare nei pressi del Campidoglio (Piazza della Madonna di Loreto ) dove nel pomeriggio interverrà il Marino.
