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Speranza: "Gentiloni deve aver paura di Renzi non di noi"

Speranza:
26 febbraio 2017 | 11.52
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"Gentiloni deve avere paura di Renzi", che ha "un atteggiamento ambiguo e non del tutto chiaro sul sostegno a questo governo, non di Speranza", che "non farà mancare il suo sostegno al governo Gentiloni". Lo afferma Roberto Speranza, ospite de 'L'intervista' di Maria Latella su Sky Tg24. Il premier, dice Speranza, "sia più attento a quello che avviene nel Partito democratico".

"Noi ci batteremo, saremo combattivi - aggiunge Speranza - proveremo a spostare un asse di questo governo sulle questioni sociali, a partire dalla grande questione del lavoro, dalla necessità di recuperare un rapporto con insegnanti e studenti, dalle questioni ambientali. Ma Gentiloni non deve avere paura di noi. Mi sembra che la posizione di Renzi non sia chiara, mi sembra che la corsa verso il voto sia un obiettivo di chi vuol rilegittimare subito la propria leadership, non è un problema nostro".

Speranza difende la scelta di dar vita a un nuovo movimento di sinistra. "Il Partito democratico è senz'altro più debole, ma il campo del centrosinistra potrebbe essere più forte, ci sono tanti elettori di centrosinistra che non sono più disponibili a votare un Pd a trazione renziana" sottolinea.

"L'idea di avere oltre al Pd di Renzi una grande forza larga di centrosinistra, aperta, può rendere più alta - aggiunge - la diga contro i populismi e la crescita delle nuove destre. La mia opinione è questa: un grande soggetto plurale del centrosinistra, non si tratta di rifare la 'cosa rossa', si tratta di recuperare un faro di valori".

A proposito del viaggio di Matteo Renzi in California, Speranza dice: "Più che un viaggio mi sembra una fuga dalle responsabilità".

"Il Pd, il partito che ha guidato - sottolinea Speranza - sostanzialmente è imploso in questi giorni e lui ha deciso di infischiarsene". Quanto alla California, "oggi il quadro è cambiato, poche aziende grandissime, prevalentemente finanziarie, che portano lavoro fuori dagli Stati Uniti; una disoccupazione molto forte; diseguaglianze crescenti. Credo che anche su questo dovremmo riflettere, non è che il centrosinistra italiano va a imitare modelli di lettura della globalizzazione che non hanno funzionato".

A stretto giro la replica del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini: "Arriverà un giorno in cui finalmente metteranno da parte l'odio personale e ci racconteranno che cosa pensano dell'Italia e non solo perché odiano Matteo Renzi. Attendiamo fiduciosi".

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