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"Lega cerca pretesti per rompere"

07 maggio 2019 | 10.01
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Fonti M5S: dal Carroccio forzature sullo sblocca cantieri per logorare i già fragili equilibri. Caso Siri, Salvini: "Se vanno al voto e dimettono uno senza essere ascoltato, se ne prendano la responsabilità". Ultimatum Di Maio

(FOTOGRAMMA)
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"La Lega cerca pretesti per rompere". Lo sostengono fonti del M5S alla vigilia del Cdm in cui potrebbe approdare la revoca per il sottosegretario leghista Armando Siri , indagato per corruzione. Secondo le stesse fonti, gli alleati del Carroccio starebbero tentando delle forzature sullo sblocca cantieri, logorando ancora di più i già fragili equilibri con i 5S. "Se bloccano lo sblocca-cantieri per Siri, stanno facendo una ritorsione contro gli italiani", aggiungono le fonti pentastellate.

Intanto, parlando a 'Matrix', in onda in serata su Canale 5, per Salvini, mercoledì, "in Cdm andrà come andrà": "Se uno sbaglia paga, ma non si possono fare processi in piazza, fondati sul nulla, se non c'è uno straccio di prova" dice il ministro dell'Interno. "Allora cominciamo un percorso che può essere molto pericoloso", sottolinea. "Se votano, noi votiamo contro e poi continuiamo a fare i ministri, si va avanti fino a fine mandato". Una spaccatura con i 5 stelle? "Mi sembra evidente: non solo su questo, su Tav, su autonomia. Se vanno al voto e dimettono uno senza essere ascoltato, se ne prendano la responsabilità".

Quando mancano poche ore al Cdm, Di Maio lancia un ultimatum. "Il Movimento non dice che Siri non debba difendersi, per carità, anzi ci auguriamo che lo faccia e nelle forme che ritiene più opportune. Molto più semplicemente chiediamo che a un politico indagato per corruzione non sia concessa la possibilità di amministrare soldi pubblici - scrive il capo politico del M5S e vicepremier su Facebook -. L’Abc del cambiamento, che questo governo ha l’ambizione di portare avanti. Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. E' l'ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l’importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta".

"Dai giornali - aggiunge Di Maio - emergono nuovi particolari sull’inchiesta del sottosegretario della Lega Armando Siri. Secondo il 'Corriere della Sera' si sarebbe anche rifiutato di rispondere alle domande dei giudici e avrebbe depositato solo una memoria spontanea. I pubblici ministeri lo dicono esplicitamente nell’avviso di garanzia: Siri 'ha asservito la funzione pubblica a interessi privati'. Di fronte a questo è impossibile restare fermi".

Sulla vicenda interviene anche il premier Giuseppe Conte: "La situazione è molto chiara, il mio è stato un percorso lineare. Non è stata una decisione che ho preso a cuor leggero. Vedrete che domani sarà un Cdm che si svolgerà molto serenamente".

Intanto, in una nota, l'avvocato di Siri smentisce le notizie di stampa secondo le quali il sottosegretario non avrebbe intenzione di rispondere ai pm. "In riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, si precisa che in sede di presentazione spontanea del senatore Armando Siri verrà depositata una memoria difensiva al precipuo fine di rappresentare, in modo esaustivo e documentale, i rapporti con Paolo Franco Arata. E pertanto del tutto inveritiero che tale scelta corrisponda ad un intento di sottrarsi al confronto con l'Autorità Giudiziaria, confronto del resto richiesto dallo stesso Sottosegretario. Infatti, unitamente alla presentazione della memoria difensiva, il senatore Armando Siri renderà dichiarazioni e risponderà ad eventuali richieste di chiarimenti avanzate dai Magistrati".

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