Milano, 11 feb. (Adnkronos Salute/Ats) - Il gruppo biofarmaceutico svizzero Actelion ha registrato nel 2013 un fatturato in crescita del 6% a 1,78 miliardi di franchi, a tassi di cambio costanti. L'utile netto ha segnato un balzo del 49% a 453 milioni. Il risultato operativo Ebit è salito del 20% a 482 milioni e l'utile per azione si è attestato a 4,41 franchi. La performance è superiore alle attese degli analisti interrogati dall'agenzia economica AWP, che avevano pronosticato un giro d'affari di 1,76 miliardi, un utile operativo di 474 milioni e un utile per azione di 3,26 franchi.
"Abbiamo generato un utile superiore a quanto ci aspettavamo", afferma il Ceo Jean-Paul-Clozel. Il medicinale 'faro' del gruppo, il bosentan contro l'ipertensione polmonare, ha generato da solo un volume d'affari di 1,53 miliardi, in progressione del 5% a tassi costanti e del 2% in termini reali. Il macitentan, 'successore designato', prescritto negli Stati Uniti dalla fine del 2013, ha dato un contributo pari a 5 milioni. L'obiettivo di Actelion è di commercializzarlo anche in Ue entro la fine dell'anno.
Il mercato americano, che rappresenta il 41% delle vendite, ha fatto segnare una crescita del 9% a tassi di cambio costanti a 768 milioni. In Europa, il secondo mercato di Actelion con una quota del 37%, il gruppo ha messo a segno una progressione dell'1% a 644 milioni. In Giappone il fatturato è salito del 14% a 188 milioni, mentre sugli altri mercati l'aumento è stato del 6% a 169 milioni. Il consiglio di amministrazione propone un dividendo in crescita del 20% a 1,20 franchi per azione.