Gli insegnanti che non si sono ancora sottoposti al test sierologico per il Sars-Cov-2 "sarebbe importante che lo facessero, in primis perché quello della sieroprevalenza è un dato molto rilevante per la comunità e per lo stesso corpo docente perché in questo modo sapremmo come ha circolato il virus nei mesi precedenti la riapertura; e poi è importante anche per loro stessi conoscere e avere la possibilità di capire cosa è successo". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), commentando la scarsa disponibilità degli insegnanti a sottoporsi al sierologico.
Sul perché ancora molti professori sono diffidenti sul test, Bassetti suggerisce che "andrebbe riproposta agli insegnanti la possibilità di fare i controlli, facendo una maggiore comunicazione sui testi sierologici, ovvero spiegare a cosa servono e come funzionano. Forse alcuni non hanno ben capito", conclude Bassetti.