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Musica e film, New York e Roma 'gemellate' per l'autismo

20 marzo 2014 | 17.13
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Musica e film, New York e Roma 'gemellate' per l'autismo

(Adnkronos Salute) - Rompere il muro di silenzio e ignoranza sull'autismo, ma anche la solitudine delle famiglie, con una festa ricca di musica ed emozioni. Quest'anno Roma celebra la Giornata mondiale del 2 aprile dedicata all’autismo con una serata unica: in contemporanea con l'evento organizzato al palazzo delle Nazioni Unite di New York, all’Auditorium del Massimo andrà in scena una gran soirée con la proiezione del film-documentario sull’autismo 'Ocho pasos adelante', girato in Argentina dalla giovane regista italiana Selene Colombo, e il concerto di un eterogeneo gruppo di artisti. Si alterneranno sul palco Danilo Rea, Tosca, Pier Cortese, Pilar, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Giovanni Baglioni. Sempre il 2 aprile le Nazioni Unite tributeranno uno speciale riconoscimento al lavoro di Selene Colombo, dedicato alla diagnosi precoce dell’autismo, proiettando il documentario nel palazzo di vetro del Onu, nella Ecosoc Chamber, davanti alle delegazioni di 193 Paesi. In Italia si stima che tra le 550 e le 600mila famiglie convivano con questa patologia. E mediamente ci vogliono due anni tra l’inizio dell’indagine da parte dei genitori e una diagnosi certa di autismo. La diagnosi precoce di questa malattia, tema principale di 'Ochos pasos adelante', può fare la differenza. L'appuntamento romano della prossima Giornata mondiale - alle ore 21 all'Auditorium del Massimo all’Eur (per una serata benefica - sarà condotto da Elisabetta Pellini e Gianluca Nicoletti, che al complesso rapporto con il figlio autistico ha dedicato il libro 'Una notte ho sognato che parlavi'. L’intero ricavato della serata andrà all’Associazione culturale pediatri (Acp) impegnata a sulla diagnosi sempre più precoce della patologia. Il tutto con l’istituzione di corsi specifici per far conoscere agli operatori degli asilo nido di Roma i campanelli d'allarme per identificare i bambini a rischio Dsa. "Tutti pensano che l'autismo, fenomeno di cui non si conoscono le cause, sia ancora un mistero. E in gran parte lo è. Ma - spiega Colombo, regista di 'Ocho pasos adelante' - su una cosa la comunità scientifica internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono d'accordo: nell’ammettere quanto sia importante la diagnosi precoce possibilmente entro i primi 2 anni di vita'. Partendo da questa considerazione e dal fatto che non esiste ad oggi un’informazione efficace sui sintomi dell'autismo, l'idea di fare un film si è presto trasformata in un dovere sociale. Ma - conclude la regista - onestamente non pensavo che il mio documentario sarebbe stato scelto all’estero per fare lezioni sull’autismo e che sarebbe approdato al palazzo di vetro delle nazioni Unite".

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