(Adnkronos Salute) - Discorso simile per lo Iud (contraccettivo intrauterino al rame): "Si inserisce e resta lì per 5-8 anni, anche se aumentando il flusso potrebbe causare un maggior impiego di assorbenti, da smaltire nel pattume. Lo Ius (sistema intrauterino con rilascio di ormone) una volta tolto e gettato potrebbe liberare l'ormone residuo nell'ambiente. Lo stesso accade per il 'ring', l'anello vaginale. Ecco perché già suggerisco alle mie pazienti come fare per smaltirlo insieme ai farmaci scaduti e minimizzare l'impatto ambientale. Da anni si studia un ring da cambiare solo una volta l'anno: un bel progresso dal punto di vista dell'ambiente rispetto ai prodotti mensili oggi disponibili, ma non si sa ancora nulla sui tempi per la commercializzazione", precisa Arisi.
E la pillola? "Anche qui c'è un problema, quello della liberazione nell'ambiente dei metaboliti attraverso le urine. Ma bisogna dire che la gran parte di questi metaboliti è inattiva". Secondo lo specialista, nel punteggio green dovrebbe trovare un posto anche il grado di serenità offerto dal contraccettivo e l'effetto sul rapporto di coppia. Insomma "sono molti i fattori in gioco, in primis l'elemento tempo: più un prodotto è duraturo, meno il suo smaltimento inciderà sull'ambiente".