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Danza: Aterballetto inaugura 'Equilibrio' all'Auditorium Parco della Musica

Un momento dello spettacolo  'L'eco dell'acqua' di Philippe Kratz  in scena all'Auditorium parco della Musica - (foto di Alfredo  Anceschi)
Un momento dello spettacolo 'L'eco dell'acqua' di Philippe Kratz in scena all'Auditorium parco della Musica - (foto di Alfredo Anceschi)
08 febbraio 2016 | 11.02
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L'Aterballetto inaugura, domani all'Auditorium Parco della Musica, il Festival Internazionale della Nuova Danza 'Equilibrio' con tre brani affidati alla regia e coreografia di Michele di Stefano ('Upper-East-Side' e 'e-ink') e Philippe Kratz ('L'eco dell'acqua').

''La matematica della 'frase' coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce sono il punto di partenza di questo lavoro - ha spiegato Michele Di Stefano - Dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa''.

''Che cosa rende abitabile un luogo? - si domanda il giovane coreografo - L’architettura che lo contiene o la dinamica dei suoi attraversamenti? Un corpo che danza lo fa veramente quando permette ad un’altra danza di esistergli accanto. Così costruiamo un paesaggio, così traslochiamo nei quartieri alti''.

Precisione e spaesamento, le dinamiche coreografiche di 'E-ink' di Michele Di Stefano

'E-ink' è invece un duetto interamente scritto, oltre 15 anni fa, fin nel minimo dettaglio, a tal punto da risultare parossistico e maniacale nella sua abbondanza di segni, ognuno dei quali risponde ad una logica ritmica differente.

''Quel che abbiamo chiesto ai due nuovi interpreti - ha spiegato Michele di Stefano -è stato soprattutto una fiducia incondizionata nei confronti di questo sistema irriconoscibile, per produrre fisicamente un ritmo non necessariamente identico a quello originario ma capace di ricreare la stessa assoluta arbitraria autorevolezza di cui il lavoro è fatto''.

''E la generosa arrendevolezza di questi nuovi corpi - ha spiegato ancora - ha permesso il riaffiorare di una dinamica coreografica basata proprio sul contrasto tra precisione e spaesamento all'interno di un linguaggio perfettamente cesellato''.

'L'eco dell'acqua' di Philippe Kratz si ispira ad una lirica di Goethe

Philippe Kratz per la sua pièce, 'L'eco dell'Acqua' si è ispirato a una delle più belle liriche di Goethe, 'Gesang der Geister über den Wassern' ('Canto degli spiriti sulle acque') e all’episodio dell’abbattimento di un aereo civile in Ucraina da parte di un missile militare. Una riflessione corale sulla precarietà dell’esistenza umana, dominata dalla confusione e dal disordine.

Tutta la scena è dominata da un’idea incombente di instabilità, in palcoscenico figure sospese e fluttuanti che inconsapevolmente precipitano in aria. Quasi un monito per l'umanità.

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