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Fabi-Silvestri-Gazze’ conquistano Roma tornando alle origini

19 novembre 2014 | 15.46
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Sold out per la prima nella capitale, stasera si replica. “È sempre una grande emozione suonare qui", dice Fabi. "Siamo un nucleo, composto da tre individui", aggiunge Gazzé. "La cosa che ci ha uniti prima di tutto è la scrittura", assicura Silvestri. Il tour proseguirà in giro per l'Italia fino al 13 dicembre

Fabi-Silvestri-Gazze’ conquistano Roma tornando alle origini

E’ stato un concerto da stadio quello del Palalottomatica di ieri, 18 Novembre, che ha visto Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzé nella massima complicità artistica ed espressiva nella prima delle due tappe romane (un altro concerto è previsto per questa sera, 19 Novembre), entrambe sold out.

Hanno cantato, scherzato, suonato con grande entusiasmo ed energia riuscendo però a raggiungere momenti di toccante ed intensa poesia. L’atmosfera iniziale che hanno voluto ricreare è stata quella del Locale, luogo simbolo per musica dal vivo romana dove affondano le radici le loro carriere e che li ha visti suonare per la prima volta insieme, circa venti anni fa. E’ proprio il ritorno alle origini che rende incredibilmente vero, autentico ed emozionante questo progetto di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzé: nel disco 'Il Padrone della festa" (Sony/Universal) come nel live, si respira un’aria genuina, una cura artigianale ma anche un affetto sincero, reciproco e verso la musica propria e degli altri, una naturale armonia.

La tournée italiana arriva dopo una serie di live in Europa, dove, viaggiando in furgone hanno raccolto il tutto esaurito a Berlino, Parigi, Colonia, Londra, Madrid, Barcellona, Bruxelles, Lussemburgo, Amsterdam e Valencia. “Il tour europeo è stata la prima esperienza live dove ci siamo confrontati con un pubblico composto sia da italiani che da stranieri. La cosa che porteremo sempre nel cuore è l’esperienza a tre, perché eravamo solo noi tre sul palco. Non era solo una composizione di armonie, di note ma qualcosa che ci riguarda personalmente. Eravamo un nucleo, composto da tre individui” ha raccontato Gazzé prima di salire sul palco. “Eravamo costretti a seguire noi tre, la sensazione era quella di stare in un salotto fra amici”, racconta Fabi. Silvestri: “Nei palasport ora la scommessa è riprodurre il salotto, ma abbiamo dovuto lavorare in maniera diversa, perché siamo in nove, c’è una regia, c’è una messa in scena”. E la sensazione è quella che ci siano riusciti: il Palalottomatica non toglie nulla alle atmosfere intime che i tre sono riusciti a ricreare con i brani più intensi del repertorio de “Il padrone della festa” e dei loro singoli, dai quali hanno ripescato però anche i pezzi più ballabili scatenando sul finale i diecimila spettatori che gremivano il palazzetto.

Un trio che è anche un collettivo

Niccolò, Daniele, Max: tre amici sul palco che sanno divertirsi e divertire, che scanzonati e appassionati portano musicisti e pubblico in questo che è stato per loro un vero e proprio viaggio: musicale ma anche fisico, iniziato in Sud Sudan e poi proseguito in Europa. “Abbiamo girato l’Europa in furgone e anche adesso giriamo l’Italia in pullman perché la logica del viaggio è quello dello stare insieme, tornare da dove siamo partiti, andare tutti insieme, dirsi delle cose, discutere” dice Gazzé, che poi aggiunge: “Provare la sensazione di tornare alle origini, ad essere i tre musicisti che suonavano al Locale sicuramente è stata un’esperienza che influenzerà i nostri prossimi lavori singoli. Credo che ci accorgeremo di quello che ci ha lasciato questa esperienza insieme fra un po’, o forse nel momento in cui torneremo a fare delle cose da soli. So che mi ha arricchito tanto, ma non so ancora dire quanto e come”. Racconta Silvestri: “La cosa che ci ha uniti prima di tutto è la scrittura: ciò ci ha permesso di denudarci, conoscerci meglio. Da ciascuno ho ricevuto qualcosa: da Max le sue geometrie – “asimmetriche” specifica Gazzè – e da Niccolò la sua essenzialità, nell’approccio alla composizione della canzone. Cose che si sono intersecate e sono convinto che avranno riverberi quando mi rimetterò a scrivere” .

E quanto al doppio sold out di Roma a detta di Fabi “è sempre una grande emozione suonare qui. Noi qua abbiamo visto tanti concerti quando eravamo giovani, facevamo tante ore di fila per trovare un biglietto, ricordo ad esempio il Police nel ’93… E adesso trovarci noi a suonare qui per di più in una doppia data sold out non è un’esperienza secondaria”.

Il tour proseguirà in tutta Italia

Un boato ha accolto il loro ingresso sul palco sulle note di "Alzo le mani" e poi il pubblico si è acceso con una scaletta che ha ripercorso le loro origini e proposto i brani del loro nuovo album per 2ore e 45 di concerto, dove non sono mancate, insieme a battute e scherzi, le parole importanti per Medici con l'Africa Cuamm, una tra le maggiori organizzazioni non governative sanitaria italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, che i tre hanno sempre sostenuto. Il pubblico ha visto molto più di un concerto: ha “vissuto” un grande spettacolo di musica e una storia di amicizia vera di tre artisti capaci di lasciare indietro il singolo e dare spazio al collettivo.

Con Niccolò, Daniele e Max, sul palco 6 amici musicist i: Roberto Angelini (chitarre elettriche e slide), il polistrumentista Dedo (Massimo de Domenico), Gianluca Misiti (tastiere), Piero Monterisi (batteria), Josè Ramon Caraballo Armas (percussioni e tromba), Adriano Viterbini (chitarre elettriche).

Fabi, Silvestri e Gazzé saranno in tour ancora fino al 13 dicembre, nelle città di Modena (21 Novembre), Padova (22), Milano (24), Perugia (27), Napoli (28), Bari (29), Firenze (3 dicembre), Torino (5), Catanzaro (12), Acireale (13).

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