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Iacona torna con 'PresaDiretta': "In Rai come consulente, ricomincio dalla povertà"

04 febbraio 2023 | 15.11
LETTURA: 4 minuti

La prima puntata del nuovo ciclo di otto inchieste in programma lunedì 6 febbraio su Rai3

Iacona torna con 'PresaDiretta':

Un filo conduttore che, partendo dalla guerra in Ucraina, tocca questioni aperte come le ricadute del conflitto in corso sul terreno dell'economia e come, più in generale, il confronto tra gli Stati Uniti e la Cina. Senza dimenticare il ruolo, nel quadro geopolitico internazionale, che esercita l'Europa. Riccardo Iacona ritorna alla guida di PresaDiretta con un nuovo ciclo di otto inchieste al via da lunedì 6 febbraio su Rai3 alle 21,20. Il tema della prima puntata, però, sarà 'I poveri non esistono': un viaggio compiuto dal Nord al Sud d'Italia per mettere in luce le sacche di disagio e povertà che avanzano in molti territori. Realtà in cui il mercato del lavoro è bloccato e le misure di contrasto a questa tendenza risultano inefficaci.

Iacona, intervistato dall'AdnKronos inizia parlando del suo rapporto di lavoro con Viale Mazzini. "Tra un anno e mezzo - racconta - sarei dovuto andare in pensione. La Rai ha pensato invece, d'accordo con me naturalmente, di sfruttarmi ancora di più. Per questo motivo mi sono licenziato e sono diventato un consulente. Questo mi consente di prestare ancora la mia opera per l'Azienda. Il mio è un contratto di consulenza, di collaborazione", precisa il giornalista il quale, poi, entra più nel dettaglio delle inchieste che ha preparato insieme ai suoi collaboratori.

La puntata sulla povertà, afferma, "è la prosecuzione dell'idea, già presa in considerazione, che se continuiamo con la guerra in Ucraina la recessione potrà solo peggiorare. D'altro canto, la politica economica contro la povertà deve prevedere anche il contrasto all'illegalità economica. L'agenda politica nazionale, e la cosa non riguarda solo questo governo, rifugge dall'idea di affrontare la povertà". L'opione diffusa nel Paese, osserva il giornalista, è che "se una persona è povera è per colpa sua. In Italia, come ha scritto la sociologa Chiara Saraceno, che avremo in studio, c'è il disgusto nei confronti dei poveri i quali, purtroppo, sono destinati ad aumentare".

Sul tema della povertà, ricorda Iacona, "abbiamo fatto tante puntate anche con i governi precedenti di centro-sinistra per segnalare che i centri per l'impiego non funzionano. Abbiamo fatto paragoni con quello che succede in Germania e in Francia dove si investono miliardi di euro per fare incrociare la domanda e l'offerta. Poi ci incuriosiva moltissimo la strumentalizzazione che si è fatta del reddito di cittadinanza".

Proprio per valutare quest'ultima misura varata negli anni passati Iacona, nel corso della trasmissione, ospiterà dunque la sociologa Chiara Saraceno, presidente del Comitato Scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza che ha elaborato alcune proposte per migliorarne l’efficacia. Un'interlocutrice utile per ragionare sulla riforma del reddito di cittadinanza dell’attuale governo e, più nel complesso, sulle politiche del lavoro. A corredo dell'inchiesta ci sarà inoltre spazio per le questioni sempre aperte legate all'evasione fiscale.

Nel mirino di PresaDiretta non ci sarà solo la povertà che, comunque, verrà declinata sotto molti punti di vista. Sono tanti gli argomenti che saranno esaminati nelle puntate successive cominciando dal racconto centrato sulle elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio in programma il 12 e 13 febbraio. Si tratta di consultazioni "molto importanti non solo per le due regioni coinvolte. Pertanto, stiamo già girando a Milano e a Roma. Avremo degli ospiti in studio", dice Iacona.

Il giornalista, presentando gli altri argomenti sui quali si concentrerà l'attenzione della redazione di PresaDiretta, anticipa che "parleremo della risorsa acqua: è diminuita del 40% perché piove di meno. Cercheremo di capire cosa dobbiamo fare per vivere con minori risorse a disposizione". Oltre al risparmio "si può fare molto: abbiamo visto esempi, sia in Italia sia nel resto del mondo, che hanno a che fare con la costruzione di bacini interconnessi e con il ricarico delle falde acquifere". Nella settimana in cui cadrà il suo primo anniversario "torneremo a parlare della guerra in Ucraina. Faremo una puntata sui costruttori di pace. Bisogna sapere che i tanti conflitti scoppiati dopo la Seconda guerra mondiale sono stati risolti con i negoziati. Cercheremo di capire inoltre cosa non abbia funzionato negli accordi di Minsk".

Ci saranno, tra l'altro, una puntata sulla "guerra dei chip con un viaggio esclusivo a Taiwan" e una sul Quartagate, "la sfida di credibilità più alta per l'Europa. Il sospetto è che, questo tipo di corruzione, sia un sistema e che forse l'Europa non sia stata all'altezza", osserva il giornalista. Tra i temi affrontati dalla trasmissione ci sarà spazio anche "al fatto che, secondo alcuni studi scientifici, la plastica è entrata nelle nostre cellule".

Un pericolo al quale "dedicheremo un'inchiesta dimostrando che, se vogliamo arrivare al traguardo di 'plastica zero', il riciclo che pure è importante non è sufficiente. La politica del riuso è quella che dobbiamo seguire. Tra le altre cose, conclude Iacona, "torneremo a parlare di sanità: sono stato in Basilicata e in Calabria. In molti territori c'è una parte del Servizio Sanitario nazionale che già non esiste più. La prevenzione e la cura delle malattie croniche ne restano già fuori".

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