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Malgioglio: "Maria Schneider è stata distrutta da 'Ultimo Tango a Parigi'"

Cristiano Malgioglio e Maria  Schneider
Cristiano Malgioglio e Maria Schneider
05 dicembre 2016 | 14.59
LETTURA: 4 minuti

"Maria non voleva fare quella scena perché non era inclusa nel copione: nella sua ingenuità è stata violentata. Maria era un angelo che è stato ferito. Sono contento di poterla riscattare. E' stata distrutta da 'Ultimo tango a Parigi'". Parola di Cristiano Malgioglio, amico di una vita dell'attrice Maria Schneider, che all'Adnkronos commenta le polemiche suscitate dalla pubblicazione, due giorni fa, sul sito di Elle, di una video intervista del 2013 nella quale Bertolucci ammette che Schneider non era consenziente nelle celebre scena dello stupro de 'Ultimo Tango a Parigi'.

Malgioglio spiega che "Maria è morta con questo dolore. E' stata distrutta da questo film, anche se le ha dato pubblicità mondiale. Sono felice che ora molte star americane accusino Bertolucci di aver fatto girare a sua insaputa, ad una ragazza appena 18enne, una scena come quella. Una scena che purtroppo l'ha resa celebre, ma che ha fatto scandolo in tutto il mondo". Malgioglio, inoltre, ricorda che "una sera eravamo a casa mia, cenavamo e mentre facevamo zapping trovammo su un canale 'Ultimo Tango a Parigi'. Maria mi fece cambiare subito canale e scoppiò a piangere dicendo: 'Questo film è stata la rovina della mia vita e le lacrime che io ho versato per quella scena erano vere. Per calmarmi Marlon Brando mi accarezzava i capelli'".

"E' vergognoso quello che ha dichiarato Bertolucci - attacca Malgioglio - dicendo che voleva umiliare la donna e non l'attrice. E' bastato tutto questo per scatenare l'ira di molte attrici americane ed e molto triste visto che Maria è morta sola con l'affetto degli amici come Brigitte Bardot". Malgioglio aggiunge che "Bertolucci non si è degnato di farla recitare in qualche altro suo film, come ad esempio, 'L'Ultimo Imperatore', per aiutarla economicamente. Se non fosse stato per Brigitte Bardot nessuno le avrebbe pagato i funerali".

Malgioglio sostiene "che Maria ha avuto momenti magici quando ha recitato con Jack Nicholson in 'Professione: reporter', diretto da Michelangelo Antonioni. Non è vero che odiasse i giornalisti, ma aveva terrore di parlare con loro perché le chiedevano soltanto interviste su quel film".

"Maria - continua Malgioglio - è caduta nel vizio della droga, dalla quale si è allontanata, perché voleva dimenticare l'umiliazione di quella scena. D'altra parte, si può ben capire cosa voleva dire nel '72 un film del genere. Film che oggi passerebbe inosservato. Il sogno di Maria era quello di lavorare con Tornatore, aveva bisogno di un film forte e importante per dimenticare 'Ultimo Tango'. Aveva avuto una proposta da parte di Tarantino - rivela Malgioglio - per 'Bastardi senza gloria' ma poi è successo che si è ammalata di tumore ai polmoni e non ha potuto più recitare. Prima che ci lasciasse un editore americano le aveva proposto di scrivere un libro su 'Ultimo Tango a Parigi' per parlare di Bertolucci e Marlon Brando. Ma Maria rifiutò dicendo che preferiva restare povera e dimenticare quel film maledetto".

Con lei - evidenzia Malgioglio - ho vissuto momenti tristi, felici e qualche momento di solitudine. Avevamo una cosa in comune : amavamo ridere. Bertolucci l'avrà sempre sulla coscienza Maria di cui si è ricordato solo alla morte. Voglio difenderla con tutte le mie unghie". E proprio a questo proposito Malgioglio conclude: "E' bastato il mio racconto in tv per scatenare tutto questo putiferio. Finalmente ho riscattato l'amore della mia vita".

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