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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

14 febbraio 2022 | 20.24
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Altri due episodi della serie “Lea - Un nuovo giorno” saranno in onda domani alle 21.25 su Rai1. Nell’episodio 3, dal titolo “Verità difficili”, si avvicina il compleanno di Martina che aspetta la madre per la sua festa. Arturo, incoraggiato da Lea, confessa alla figlia la verità, che la bambina prende molto male. Intanto Marco e Lea si stanno occupando di Aurora, una sedicenne che vive in un collegio di suore e che pochi giorni prima ha partorito una bambina con l’aiuto del fidanzato... Nell’episodio 4, dal titolo, “Vie di fuga”, Anna affronta Lea, riversando su di lei tutta la sua rabbia. Lea a sua volta affronta Marco: pensa davvero che possano tornare insieme? Martina è tornata in ospedale con Arturo per rimuovere il gesso dal braccio e Marco capisce che il musicista è un serio ostacolo per i suoi piani.... Con la regia di Isabella Leoni, gli attori della serie sono Anna Valle, Giorgio Pasotti, Mehmet Gunsur, Primo Reggiani, Eleonora Giovanardi, Daniela Morozzi, Manuela Ventura, Marina Crialesi, Rausy Giangarè, Gaia Insenga, Francesco Meoni, David Sebasti, Jerry Mastrodomenico, Sergio Pierattini, Sebastiano Amodeo, Rosa Barbolini, Cloe Gunsur.

Vip e giochi per metterli alla prova, situazioni esilaranti e momenti di leggerezza. Torna in prima serata su Rai2 il programma che fa divertire tutti: il comedy show “Stasera tutto è possibile”, in onda da domani alle 21.20. Otto puntate realizzate in collaborazione con Endemol Shine Italy, con la conduzione, anche in questa settima edizione, di Stefano De Martino. Al suo fianco, confermati come ospiti fissi: Biagio Izzo, Francesco Paolantoni e l’imitatore Vincenzo De Lucia. Ogni puntata avrà un tema e sarà un susseguirsi di giochi e prove tutte da ridere durante le quali si cimenteranno gli ospiti del programma. Per la prima puntata, a tema Musica, arriveranno sul palco dell’Auditorium Rai di Napoli: Cristina D'Avena, Mago Forest, Nathalie Guetta, Stash, Francesco Cicchella e Marta Filippi. Tra i giochi, ci sarà l’immancabile icona del programma: La Stanza Inclinata, con il suo pavimento inclinato di 22,5 gradi, ma torneranno anche altri “classici”, come Segui il labiale, Speed Quiz, Do re mi fa male e Rumori di mimo, a cui si aggiungeranno giochi nuovi, tutti da scoprire. Tra questi, nel corso delle puntate, ci saranno: Chiuditi sesamo, Colonna Sonora e C’era una giravolta. Nel primo, Chiuditi sesamo, giocheranno due vip che dovranno passare il maggior numero di oggetti da una parte all’altra di una serranda, prima che questa si abbassi, senza mai lanciarli. Durante Colonna sonora, invece, i concorrenti dovranno improvvisare una scena con una colonna sonora in sottofondo e adeguare la loro interpretazione a ogni cambio di musica. Infine, in C’era una giravolta il concorrente in gioco dovrà rispondere ad alcune domande su una sedia sospesa e rotante, che girerà a ogni risposta sbagliata, assumendo posizioni sempre più scomode. Resta immutata l’unica regola di questo feeling good show: divertirsi, per dare vita a serate all’insegna del buonumore e dell’allegria. Basato sul format Anything goes creato da Satisfaction the Television Agency e licenziato da Banijay Rights. Original music di David Dahan © Five stars publishing (a world publishing). Il format Anything goes festeggia, quest’anno, il suo decimo anniversario. Adattato in 28 territori, tra cui Stati Uniti e Messico, debutterà anche in Russia e continua ad avere un grande successo in Francia (dove quest’anno è in onda la decima stagione). Stasera tutto è possibile è un programma scritto da Stefano Santucci, Paolo Mariconda, Gian Luca Belardi, Riccardo Cassini, Annalisa Montaldo, Marco Pantaleo, Esther Rem Picci, Francesco Ricchi, Stefano Sarcinelli e Stefano De Martino. Regia di Sergio Colabona.

Dai movimenti studenteschi, che in questi ultimi giorni stanno riprendendo vigore, all'omicidio Calabresi, passando per Piazza Fontana e per la stagione dei sequestri di persona: sono i temi della puntata di Quante Storie, in onda domani alle 12.45 su Rai3. Achille Serra, già capo della Digos, della Criminalpol e questore di Milano, racconta a Giorgio Zanchini i vent'anni più violenti della cosiddetta capitale morale, tra il 1969 e il 1990, e spiega cosa vuol dire vivere in prima linea con addosso una divisa di poliziotto.

Rai Radio3, "Radio3Mondo" la guerra lontano da Kiev - A "Ossi di seppia" Pertini, il presidente pop

Il vicesindaco di Zhytomyr, una cittadina del nord-ovest dell’Ucraina, continua a ricevere mail con gli allarmi bomba nei supermercati e le scuole. Solo tre settimane fa il ministero dell’Istruzione ha ordinato che proprio a Zhytomyr in tutti gli istituti si tenessero esercitazioni per raggiungere rifugi in caso di bombardamento. Il confine con la Bielorussia, dove è in corso la più grande esercitazione militare congiunta russo-bielorussa dalla caduta dell’URSS, è solo a 130 km. Gli scenari di una possibile invasione, sempre che avvenga, sono molteplici: da nord, dal confine della Bielorussia, verso Kiev; in Donbass; e sul fronte sud, quello che raggiunge Odessa, una città dove i russi per ragioni storiche e culturali si sentono di casa. Domani alle 11 a “Radio3Mondo”, Anna Maria Giordano ne parlerà con Vincenzo Giardina, che scrive per l’agenzia Dire e per l’Espresso, Internazionale e il Venerdì, in collegamento dall’Ucraina.

Il Presidente più votato, quello che ha ottenuto la più larga maggioranza nella storia della Repubblica con il favore di quasi tutto il consesso parlamentare, 832 voti su 995. Nel cuore degli italiani per i suoi modi familiari e spontanei accompagnati da un fortissimo orgoglio nazionale. Pertini è stato il Presidente pop: quello dell’Italia della Liberazione e della partita a carte con Dino Zoff dopo il trionfo dell’Italia ai mondiali; quello delle campagne elettorali su furgoncini di fortuna ma anche quello a cui Enzo Biagi dava del tu durante le interviste. E’ stato quel Presidente che si è commosso per la strage di Bologna, per il terremoto in Irpinia, per la tragedia di Vermicino e la morte del piccolo Alfredino Rampi. E’ stato quel Presidente che ha dato un contributo importante per sconfiggere politicamente il terrorismo. Nella puntata di “Ossi di Seppia, quello che ricordiamo”, da domani su RaiPlay Ugo Intini, ex direttore dell’Avanti, lo ricorda così: “Lui era un uomo delle istituzioni. Aveva una venerazione per le istituzioni. Ma era anche un uomo pieno di passioni, un istintivo. Per cui la sua immagine è rimasta legata anche a momenti che hanno colpito il cuore e la fantasia degli italiani… Tutti si riconoscono in tanti gesti che lui ha fatto. Nel bene e nel male. A volte sbagliava anche, ma anche per questo era più umano e vicino a quello che è un normale cittadino.” Sandro Pertini è diventato capo dello Stato l’8 luglio del 1978, al 16° scrutinio, con l’82,3% dei voti. Ha prestato giuramento il 9 luglio come settimo Presidente della Repubblica Italiana, ruolo che ha ricoperto fino al 29 giugno del 1985.

Architetto, designer, pittore, scultore e scrittore: tutto questo è Gio Ponti, protagonista di “I tre architetti”, in onda domani alle 19.20 su Rai5. Nel celebre editoriale del 1928 di Gio Ponti su “Domus” (la rivista da lui fondata) dal titolo “La casa all’italiana”, l’architetto scrive quello che può essere considerato il manifesto del suo pensiero. Per Gio Ponti “arte, architettura, design si devono fondere per creare un ambiente che sia in grado di offrire non tanto il comfort inteso nella sua meccanica applicazione di standard dimensionali, che garantiscano il minimo spazio vitale, quanto invece il conforto necessario a nutrire anche l’anima dell’uomo moderno, così come insegna la tradizione classica italiana”. Gio Ponti non fu soltanto creatore di case e di oggetti, ma fu un “hommes de lettres”. E diventò perciò un pilastro fondamentale nel dibattito architettonico e un ponte tra la tradizione e la modernità, tra il design e l’architettura, tre la produzione industriale e l’artigianalità. Il motto di Gio Ponti era: “Tradizione è fare cose nuove bene come cinquecento anni fa” e lo faceva guardando alla contemporaneità e al futuro, progettando e creando un mondo che cominciava da un cucchiaio e si estendeva fino al grattacielo. Il documentario ripercorre, con le parole dello storico dell’architettura Fulvio Irace, dello scrittore e designer Stefano Casciani, di Salvatore Licitra, nipote e responsabile di Gio Ponti Archives, di alcuni importanti architetti italiani, la sua attività, i suoi progetti e le sue realizzazioni. Dalle “case tipiche”, costruite soprattutto a Milano, agli edifici Montedoria e Montecatini, ai Grandi Magazzini Bijenkorf di Eindhoven, alle ville a Caracas, alle sue infinite creazioni dovute alla sua fervida attività nel campo del design e dei rapporti con l’industria. Fino al capolavoro nella sua Milano, il grattacielo Pirelli, edificio che cambiò la scena e lo skyline della Milano del dopoguerra.

Raiv Movie, 'Valmont", per il ciclo Il vizio del cinema - Rai Storia, La guerra segreta

Per il ciclo “Il vizio del cinema”, Rai Movie propone il film di Milos Forman “Valmont”, liberamente ispirato al romanzo “Les liaisons dangereuses” di Choderlos De Laclos, in onda domani alle 21.10. La spregiudicata marchesa di Merteuil scopre che il suo amante, il conte de Gercourt, sta per sposare Cécile de Volanges, la figlia quindicenne di una sua cara cugina. La marchesa, accecata dalla gelosia, sfida il suo amico, il libertino Visconte di Valmont, a sedurre la quindicenne Cecile de Volanges per fare sì che la ragazzina non giunga illibata alle nozze con Gercourt. Protagonisti Annette Bening e Colin Firth affiancati da Fairuza Balk, Meg Tilly e Jeffrey Jones. La pellicola si è aggiudicata nel 1990 il Premio César per la miglior scenografia e i migliori costumi.

Mentre la Gran Bretagna resisteva ai nazisti in Europa, gli Stati Uniti cercavano disperatamente di mantenere aperte le linee di rifornimento al proprio alleato attraverso l'Atlantico. Per fare ciò, aveva bisogno dell'aiuto dell'uomo che, più di gni altro, conosceva l'operatività delle banchine di New York City: il mafioso Charles Luciano. Parte da qui la storia di “Mafia connection”, in onda domani alle 22.10 su Rai Storia per la serie “La guerra segreta”. Dopo Pearl Harbor, l'America capì che c’erano delle falle nel sistema degli informatori, in particolar modo sulle flotte di pescherecci statunitensi nell'Atlantico: a bordo c’erano prevalentemente italo-americani reticenti nel dare informazioni alle autorità americane. I servizi pensarono così di stringere un accordo con Lucky Luciano, uno dei più famosi boss della mafia degli anni '30, all’epoca in prigione con l'accusa di gestire un giro di prostituzione, per fare in modo che gli italo-americani a bordo dei pescherecci nell’Atlantico condividessero informazioni sui movimenti degli U-boat tedeschi. Il rapporto con il boss Lucky Luciano permise, inoltre, ai servizi di entrare in contatto con la mafia siciliana, che era stata schiacciata da Mussolini. Quando gli alleati sbarcarono in Sicilia nel 1943, la mafia aveva intrapreso innumerevoli atti di sabotaggio, spazzando via molte delle unità tedesche rimaste per difendere l'isola.

E’ un viaggio nell’industria del manifesto cinematografico mondiale. Protagonista Renato Casaro, uno dei più importanti illustratori del settore, che si racconta nel docufilm “L’ultimo uomo che dipinse il cinema’, in onda domani alle 23.45 su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre). Nel docufilm, scritto e diretto da Walter Bencini, il maestro srotola bozzetti, ricordi, locandine ed emozioni personali sull’epoca d'oro del cinema italiano e sui suoi personaggi. Attraverso i manifesti di Casaro si ripercorre la storia del cinema, dei suoi spettatori e della promozione cinematografica con un focus particolare sulla storia della pubblicità, dell’illustrazione e dell’arte. Il racconto è accompagnato da testimonianze di personaggi del mondo della “settima arte” che hanno collaborato con Casaro come Carlo Verdone, Aurelio De Laurentiis, Terence Hill, Dario Argento e Enrico Vanzina. L’arte di Renato Casaro è stata omaggiata anche da Quentin Tarantino quando gli ha chiesto di dipingere, per C’era una volta a Hollywood, le locandine dei finti film interpretati dal personaggio di Leonardo Di Caprio.

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