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Sanremo 2022, Marco Mengoni al Festival con elogio gentilezza

05 febbraio 2022 | 23.34
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Sul palco dell'Ariston con Filippo Scotti, con un set tra parole, poesia e Costituzione, oltre alla musica

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Marco Mengoni sul palco della finale del Festival di Sanremo 2022 con un elogio della gentilezza, articolato tra parole di odio, parole della Costituzione, poesia e musica. Con lui sul palco Filippo Scotti, il protagonista del film di Paolo Sorrentino 'È stata la mano di Dio', candidato all'Oscar per il miglior film internazionale, con cui l'attore ha già vinto il Premio Mastroianni alla Mostra di Venezia. Con lui Marco inizia un dialogo che è una escalation di commenti negativi, che arriva fino al linguaggio di odio. Poi i due richiamano gli art. 21 e 3 della Costituzione, che sanciscono la libertà di espressione e la contrarietà alle discriminazioni in base al sesso dei cittadini, la razza, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni personali e sociali. Poi Filippo legge 'A un certo punto', del poeta campano Franco Armini, i cui versi finali recitano: "Tu devi solo la più grande dolcezza possibile a chi verrà e a chi andrà via. È festa nel tuo cuore, festeggia in qualche modo il cuore degli altri". Qui, Marco attacca 'L'essenziale', il brano con cui vinse nel 2013 il Festival di Sanremo.

"Quando ho sentito questa poesia - racconta Marco - mi sono emozionato. Abbiamo costruito una cosa bella, scritta da me, Filippo e Luca Bottura. Avevo avuto la sensazione che Filippo fosse una persona sensibile e profonda e ne ho avuto conferma preparando questo Sanremo. Quando qualcuno mi chiede come combatto questo andazzo di esasperazione dei toni, odio e negatività io rispondo con la gentilezza. C'è bisogno di calmare i toni. Anche io ho imparato solo col tempo che bisogna contare fino a 10 prima di parlare per istinto. Ed ho voluto portare questa esperienza a Sanremo. Il Marco di 'Materia Terra' (il suo nuovo progetto, ndr) vuole essere più gentile, pensare di più prima di esprimere giudizi".

Sulla vittoria del 2013, Mengoni dice: "In questi giorni alle prove mi sono tornate in mente tante emozioni che non ho potuto assaporare bene in quel Sanremo, ai miei 24 anni. Oggi mi sono ripromesso di vivermela e godermela mentre la vivo", sottolinea l'artista che promuove a pieni voti il Sanremo 2022: "Molto bello. Ho visto prima e seconda sera e mi sono divertito. Secondo me si sente che c'è voglia di show, di canzoni, di condivisione. E ho trovato i cantanti tutti molto felici. Un bel clima. Il festival della gioia? Mi sembra di sì", aggiunge l'artista pronto a tornare live con i suoi primi stadi, il 19 giugno a San Siro e il 22 giugno all'Olimpico di Roma.

L'invito di Amadeus è arrivato "un paio di mesi fa". "Ho titubato solo all'inizio perché non avevo chiaro cosa avrei voluto fare su quel palco". Il resto è stata suspense per non svelare tutto subito. Ospite, superospite o gara? "Per me l'importante è portare sul palco musica e parole. Poi se lo faccio da ospite, da superospite o in gara poco importa", assicura Mengoni, che nel secondo set della serata propone 'Mi fiderò', singolo dell'ultimo album ad altissima rotazione.

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