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"'Sta serie va vista!" Totti promuove 'Speravo de morì prima', dal 19 marzo su Sky

15 marzo 2021 | 14.32
LETTURA: 3 minuti

Arrivano sulla piattaforma i sei episodi con Pietro Castellitto nei panni dell'indimenticabile capitano giallorosso

Pietro Castellitto nei panni di Francesco Totti in 'Speravo de morì prima'
Pietro Castellitto nei panni di Francesco Totti in 'Speravo de morì prima'

"Mi raccomando: 'sta serie va vista perché è simpatica e nello stesso tempo emozionante". Parola di Francesco Totti, che in un videomessaggio promuove 'Speravo de morì prima', la serie Sky Original a lui dedicata, che esordirà su Sky venerdì 19 marzo, prodotta da Mario Gianani per Wildside, del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment di Virginia Valsecchi, The New Life Company e Fremantle. Scritta da Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu e tratta dal libro 'Un capitano' di Francesco Totti e Paolo Condò, edito da Rizzoli Libri, la serie in sei episodi diretta da Luca Ribuoli ripercorre tra presente e passato, pubblico e privato, l’ultimo anno e mezzo di carriera del leggendario ex capitano giallorosso, interpretato da Pietro Castellitto, ed è stata presentata oggi in un'inedita conferenza stampa in streaming con il cast collegato dal luogo simbolo della storia che racconta: lo Stadio Olimpico di Roma, lo stesso dove in occasione dell'ultima partita di Totti (Roma-Genova, il 28 maggio 2017), apparve lo striscione che dà il titolo alla fiction (e per il quale l'autore ha ricevuto regolare pagamento di copyright).

Nonostante l'incoraggiamento dello stesso 'capitano' ("mi ha fatto conoscere aspetti che non conoscevo del mio carattere, del mio essere quotidianamente, Pietro Castellitto ha avuto un compito non facile ed è stato bravo", sottolinea Totti nel videomessaggio inviato per la presentazione alla stampa), tutti, dai produttori agli attori, ammettono la difficoltà, la responsabilità, la paura con cui hanno approcciato al progetto sul mostro sacro del calcio. In primis Pietro Castellitto, fan della prima ora del 'capitano' al quale già a 9 anni dedicava parole ispirate nel suo diaro per concludere che "Totti è il calcio", che ha trovato la chiave giusta per confrontarsi con il personaggio quando ha capito che non poteva proporne l'imitazione. "All'inizio ho pensato che era anche un po' un andare a sbattere contro il muro, ma se il destino aveva chiamato me dovevo andarci io", ammette l'attore che ha potuto visionare la serie con lo stesso Totti. "Totti è rimasto molto soddisfatto e questo mi fa ben sperare. Abbiamo visto gli episodi insieme, io e Greta Scarano (che nella fiction è Ilary Balsi, ndr.), con lui e Ilary. Mi sono sembrati molto toccati e anche molto partecipi. Ogni volta che finiva un episodio ne volevano vedere un altro", aggiunge Castellitto.

"Totti è un archetipo, Totti è una rete di salvataggio: tutti si potranno riconoscere in lui, nel suo percorso verso la fine della carriera, a prescindere dall'essere tifosi o meno, dall'averlo seguito in carriera o meno", prosegue. "Sono cresciuto con il poster del Capitano in camera. Ho iniziato a sedermi su queste poltroncine dell'Olimpico da piccolino. Con il poster ci parlavo", assicura. Nel cast, oltre a Castellitto (Totti) e a Greta Scarano (Ilary Blasi), Gian Marco Tognazzi è Luciano Spalletti, Monica Guerritore è la madre di Totti, Fiorella; Giorgio Colangeli è Enzo, il padre di Totti; Primo Reggiani è Giancarlo Pantano, amico storico del Capitano, Alessandro Bardani è Angelo Marrozzini, suo cugino. Gabriel Montesi e Marco Rossetti interpretano rispettivamente Antonio Cassano e Daniele De Rossi, Massimo De Santis è Vito Scala, Eugenia Costantini e Federico Tocci vestono i panni dei genitori di Totti da giovani.

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