Un derby da ricordare. I Los Angeles Clippers (43-20) travolgono i Los Angeles Lakers (21-41) per 142-92 in una stracittadina che passerà alla storia per entrambi i team. I Clippers archiviano la vittoria più larga mai ottenuta, i Lakers padroni di casa incassano il k.o. più pesante.
I gialloviola, protagonisti di un'annata disastrosa, sprofondano all'ultimo posto nella Western Conference e proseguono la marcia di avvicinamento al prossimo draft con la speranza fondata di poter scegliere uno dei migliori giocatori in uscita dal college. Per il resto, non ci sono altre note positive in un campionato sempre più simile ad un calvario. La sgangherata squadra a disposizione di coach Mike D'Antoni dovrà 'esibirsi' in altre 20 partite di regular season che, c'è da giurarci, regaleranno ben poche soddisfazioni.
In campo, come dimostra la disfatta nel derby, c'è poco o nulla. Pau Gasol segna 21 punti e raccoglie 7 rimbalzi ed è assistito, si fa per dire, da Xavier Henry (15 punti) e Kent Bazemore (14): due giocatori che, nelle annate 'normali' dei Lakers campioni per 16 volte, avrebbero faticato a trovare posto in tribuna. Per i Clippers, ormai padroni della città, il match diventa una passeggiata con il parziale di 44-13 nel secondo periodo. Coach Doc Rivers manda 8 giocatori in doppia cifra, con Darren Collison top scorer (24 punti). ''Hanno sentito l'odore del sangue e ci hanno ammazzato'', è la sintetica analisi di D'Antoni, che invita la sua squadra a voltare pagina dopo la memorabile figuraccia. (segue)
