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Calcio: Cairo, che gioia il Torino così in alto ma no voli pindarici

21 settembre 2015 | 18.18
LETTURA: 4 minuti

Il presidente del Torino, Urbano Cairo (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il presidente del Torino, Urbano Cairo (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Vedere il Torino così in alto in classifica è una gioia, fa un gran bell'effetto. Non bisogna esaltarsi perché il campionato è lungo e siamo solo all'inizio, ma certamente fa piacere essere in questa posizione e dobbiamo continuare a fare bene di partita in partita". Urbano Cairo, presidente del Torino, commenta così all'Adnkronos la partenza a razzo in campionato dei granata, secondi in classifica in solitaria a soli due punti dalla capolista Inter. Un Torino così in alto non si vedeva dal lontano 1993.

"Certo, non era prevedibile ed è difficile dire ora se il Torino potrà rimanere così in alto. Al momento non ci siamo dati obiettivi precisi perché secondo noi è importante fare un passo alla volta. Non dobbiamo fare voli pindarici e mantenere i piedi per terra, così si ottengono i risultati. Arrivare sopra la Juventus? Non dobbiamo essere presuntuosi. Continuiamo a lavorare bene e prima o poi le cose accadono. La Juve ha una squadra molto importante e si sta già riprendendo bene. Guardiamo a noi stessi, abbiamo anche noi una buona squadra seppure con investimenti diversi dalla Juve", sottolinea Cairo.

"Abbiamo fatto una grande campagna acquisti, prendendo tantissimi giovani di valore come Acquah, Belotti, Zappacosta, Baselli, Avelar...E poi, a parte Darmian (ceduto al Manchester United, ndr), abbiamo tenuto tutti i giocatori più forti che formano l'ossatura di questa squadra, da Quagliarella a Bruno Peres".

L'esterno brasiliano, fra i migliori ieri contro la Sampdoria, merita una menzione speciale: "Bruno Peres lo abbiamo confermato resistendo anche all'interesse di altri club e siamo contenti di averlo con noi oggi", dice Cairo. "Vale 50 milioni? Io non faccio prezzi adesso, non c'è nemmeno il mercato...E poi il campionato è iniziato da poco e i nostri gioielli ce li teniamo stretti, non facciamo ragionamenti di questo tipo".

Stesso discorso sembra valere per il tecnico Giampiero Ventura, il cui contratto scadrà a giugno 2016: "Lui il nostro Ferguson? Non voglio fare paragoni. Ciò che conta è che rimanga se stesso, poi l'obiettivo è certamente continuare insieme -spiega Cairo-. Certamente il mister sta facendo un ottimo lavoro da tempo, è il quinto anno che è con noi e credo che sia un record di permanenza per lui. Ventura sta facendo bene al Torino, ma anche il Torino sta facendo bene a lui visto che qui ha fatto le cose migliori da quando allena. La sintonia è reciproca, è un bravo allenatore che ha trovato una società che lo ha appoggiato e supportato".

Il conduttore Piero Chiambretti ha promesso uno spogliarello se il Torino arriverà davanti alla Juventus in campionato. Cairo non si sbilancia: "Io cosa prometto? Non vorrei che a causa nostra si dessero brutti spettacoli...".

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