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Rally: Dakar, Peterhansel prende il comando e Sainz si ritira

14 gennaio 2016 | 12.28
LETTURA: 3 minuti

La Peugeot 2008 Dkr di Carlos Sainz alla Dakar 2016 - Foto Peugeot
La Peugeot 2008 Dkr di Carlos Sainz alla Dakar 2016 - Foto Peugeot

In mezzo alle dune di Fiambala la Dakar 2016 ha preso una nuova piega. Vincitori di una speciale piena di colpi di scena, Stéphane Peterhansel e Jean-Paul Cottret riprendono il comando con un’ora di vantaggio. Attaccando senza tregua, l’equipaggio n°302 si è aggiudicato la 35esima vittoria di tappa in auto nella Dakar. Nuova grande prestazione per la coppia Cyril Despres e David Castera, che ha assistito ancora l’equipaggio Peterhansel-Cottret durante la speciale. Il suo secondo tempo permette di realizzare la settima doppietta delle Peugeot 2008 Dkr in questa gara. Carlos Sainz e Lucas Cruz, invece, hanno perso ogni possibilità di lottare per la vittoria.

A 30 chilometri dal traguardo, la traversa che collega il motore al cambio ha ceduto e la vettura dell’equipaggio spagnolo ha raggiunto il bivacco trainata da un camion dell’assistenza. Dopo averla ispezionata, i tecnici hanno constatato che, oltre alla rottura della traversa, altri importanti danni collaterali non permettono all’equipaggio di continuare la Dakar 2016. Carlos Sainz e Lucas Cruz erano leader della classifica generale alla partenza di questa tappa, con due vittorie (Tappe 7 e 9).

Partito 155esimo stamattina, l’equipaggio Loeb-Elena ha vissuto una nuova tappa problematica. Sono rimasti bloccati a causa di ripetuti spegnimenti del motore, hanno cappottato durante una discesa dalle dune, ma nonostante tutto hanno fatto segnare un convincente quinto tempo nella speciale più rally-raid della Dakar 2016. La speciale è stata interrotta dopo 245 km dei 278 previsti inizialmente, a causa di un rio in piena alla fine del percorso.

"Siamo partiti malissimo. Ci siamo persi al km 32 e abbiamo girato per almeno 15 minuti! Dopo mi sono lanciato a tutta velocità perché pensavo che tutto fosse ormai perduto. Abbiamo corso dei rischi e abbiamo attaccato molto, perché sapevamo che questa tappa era decisiva -ha detto Stéphane Peterhansel-. Era una vera speciale, complicata dal punto di vista della navigazione, con tratti in fuoripista, solchi…e tutto quello che rende difficile un rally raid. Qui le distanze di tempo possono davvero fare la differenza. Ho forato e mi è sembrato di impazzire! Oggi ho perso un po’ il controllo. Ma quando guidavo, eravamo davvero veloci. Abbiamo fatto un bel passo avanti in classifica generale. E fa bene sapere che Cyril sia subito dietro di noi, per aiutarci si è sacrificato per noi, anche se alla partenza non doveva essere questo il suo intento, è davvero straordinario".

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