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Mondiali, 37 giorni al via. Zico: Italia si trasforma in competizioni importanti

06 maggio 2014 | 08.19
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Mondiali, 37 giorni al via. Zico: Italia si trasforma in competizioni importanti

L'Italia è "una nazionale capace di trasformarsi nelle competizioni importanti" e va tenuta d'occhio ma il nemico numero uno del Brasile al mondiale sarà, per forza di cose, l'Argentina. Parola di Arthur Antunes Coimbra Zico, l'ex attaccante verdeoro avversario degli azzurri nel Mundial '82, a 37 giorni dal via del Mondiale in Brasile.

L'ex calciatore, che in Italia giocò con l'Udinese tra il 1983 ed il 1985, indica come pericolo numero uno Lionel Messi: "La nazionale albiceleste ha capito che deve costruire il suo gioco attorno a Lionel, in questo modo le probabilità di successo per loro aumenteranno".

"Preferirei incontrare l'Argentina in finale", sottolinea il 'Pelè bianco' che ricordando la disgraziata finale del Mundial del 1950 contro l'Uruguay aggiunge: "L'unica nazionale che può renderci psicologicamente vulnerabili è l'Uruguay in una finalissima. Si creerebbe una situazione in cui la vittoria diventerebbe un imperativo e questo potrebbe essere destabilizzante, per questo tiferò per vedere la nazionale che trionfò in Brasile nel 1950 eliminata al primo turno".

Zico non sembra particolarmente impressionato dalle 'corazzate' europee. "La Spagna campione uscente aveva una forza nel reparto offensivo che non ha più. E' una formazione brava ad organizzare il gioco e in marcatura, ora però sono orfani di Puyol", dice a 'O Estado de Sao Paulo'.

La poca fiducia nelle chance delle nazionali del Vecchio Continente deriva soprattutto dai fattori climatici a cui andranno incontro. "Non si troveranno a loro agio, poi può anche essere che raggiungano la finale". Da tenere d'occhio Germania, Belgio, e il Portogallo di Cristiano Ronaldo che sta "attraversando un ottimo momento" e può "fare la differenza". Come sorpresa Zico indica il Giappone, Paese in cui ha giocato per una stagione con i Kashima Antlers e di cui è stato anche il selezionatore tecnico per 4 anni guidando la nazionale del Sol Levante nella coppa del mondo in Germania.

Per quanto riguarda il Brasile, Zico auspica che Neymar possa trovare la centralità che merita nel gioco verdeoro, ruolo che ha invece perso nel Barcellona. "Neymar ha un vantaggio: prenderà parte al suo primo mondiale ma lo farà forte dell'esperienza accumulata alle olimpiadi, in Liga, Champions, Coppa America, Mondiale per club e Libertadores, un 'bagaglio' di esperienze che ne fa un "elemento pronto per il grande palcoscenico".

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