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Olimpiadi, Malagò: "Sanzione Cio? Si può evitare"

25 gennaio 2021 | 16.13
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Il presidente del Coni: "La situazione sportivamente parlando è drammatica, ma si può ancora risolvere"

(Afp)
(Afp)

"La situazione sportivamente parlando è drammatica, ma si può ancora risolvere". Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo in videoconferenza all' audizione presso le Commissioni riunite VII, VIII e IX della Camera dei Deputati. "Abbiamo tempo per farlo", aggiunge, "fino al 27 gennaio, quando ci sarà l'esecutivo del Cio".

"Il Cio non chiede nulla di diverso da ciò che il governo italiano si è sempre impegnato di fare, per la prima volta il 24 giugno 2019 quando l'Esecutivo ha firmato l'host city contract per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026".

"Ci siamo ridotti così perché la società Sport e Salute, che ha sostituito Coni Servizi, nel frattempo non ha scorporato le funzioni del Coni: pianta organica e asset -prosegue il numero uno dello sport italiano-. Nell'ambito delle sue funzioni, il Coni non può dipendere da una società del governo. Credo ci sia la volontà di sistemare la situazione ma per colpa della politica questo discorso in 25 mesi non è stato risolto".

Cozzoli

Voglio essere netto: mai Sport e Salute ha inciso o tentato di incidere sull'autonomia del Coni. Nessuna ingerenza". Lo dice il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, in audizione alle commissioni congiunte Cultura e Lavoro della Camera, rispondendo alle domande sull'ultimatum del Cio all'Italia. "Spero che la scadenza di dopodomani -ha detto Cozzoli- non sia stata troppo drammatizzata, anche in danno al nostro paese. Avevamo proposto soluzione tempestiva, semplice e lineare, peraltro sollecitata dal Coni con una lettera del settembre 2019. Evidentemente questa soluzione non va più bene al Coni".

Cozzoli ricorda ai deputati che "siamo alla vigilia del secondo contratto di servizio, che è ancora vigente e non è stato cancellato da nessuna legge: sicuramente abbiamo interesse coincidente con quello Coni, prevedendo nel contratto di servizio la gestione diretta e autonoma da parte del Coni del personale e dei presidi organizzativi attraverso il comando, quindi maggiore autonomia anzi autonomia totale".

"Ovviamente parlamento e governo sono sovrani e ci possono essere anche strade legislative ma mi permetto di dire che sarebbe uno spreco di risorse e del valore creato da Sport e Salute creare doppioni, nuove Spa per determinare un ritorno al passato. Ci sono delle condizioni assolutamente differenti, va scongiurato. Definire parametri territori e confini è interesse di tutti. Consideriamo la riforma del 2018 valida, che ha messo nello sport molte più risorse di prima, che ha cercato di valorizzare lo sport di base. La domanda che mi sono fatto è: ma il Cio ci chiede maggiore autonomia o ci chiede una legge? Da quello che abbiamo letto non si chiede solo maggiore autonomia ma si chiede un ritorno al passato. Ma non si può tornare indietro quando tutto è cambiato".

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