Il n.1 della Figc conferma di voler chiudere entro il 15 maggio il prossimo campionato e chiede ai club un'apertura al ct per la disponibilità degli azzurri. Il dg bianconero Marotta fa muro: "Abbiamo tantissimi impegni e prestare i giocatori ci metterebbe in difficoltà"
"E' nei nostri desiderata il fatto che l'anno prossimo il campionato di serie A inizi anticipatamente rispetto al calendario attualmente fissato e penso che avremo quello che abbiamo chiesto. A noi interessava che il prossimo torneo finisse il 15 maggio e da quello che ho sentito dai maggiori esponenti della Lega, ho avuto le rassicurazioni che volevo". Carlo Tavecchio ha ribadito così, a margine della cerimonia di consegna dei premi della 'Hall of Fame' del calcio italiano a Palazzo Vecchio a Firenze, la volontà della Figc di arrivare a una chiusura anticipata del prossimo campionato per dare al ct Antonio Conte il tempo sufficiente per preparare la fase finale degli Europei.
"Il ct condivide questa scelta, anzi l’ha chiesta lui, era una necessità e non vedo come si possa fare diversamente", ha sottolineato il presidente della federcalcio prima di rinnovare l'invito ai club per un eventuale stage degli azzurri, probabilmente a febbraio. "E' stato chiesto al ct di fare lo stage in giorni in cui non ci sia concomitanza di altri eventi per i club. Mi aspetto un grande riconoscimento da parte delle società su questo punto, perché stiamo dando il massimo della disponibilità sull’organizzazione del prossimo campionato. Se siamo tutti in buona compagnia faremo buone cose, se saremo sparsi non otterremo niente".
La Juventus però, tramite il direttore generale Beppe Marotta, ha ribadito il proprio 'no': "Siamo d'accordo con la proposta di iniziare prima il campionato, ma restiamo contrari agli stage della nazionale: come Juve abbiamo tantissimi impegni e prestare i giocatori, ci metterebbe in difficoltà". Lo stesso Marotta, fra i premiati della 'Hall of Fame', ha annunciato che Conte dovrebbe tornare a Vinovo venerdì prossimo e ha negato frizioni con l'ex tecnico bianconero: "Con Conte -ha sottolineato- non c'è stata alcuna prova di disgelo, figurarsi poi che abita proprio a 200 metri dalla sede del club".
