La Wbo ha tolto il titolo dei pesi welter a Floyd Mayweather, per non aver rispettato le regole dell'organizzazione. Il titolo è stato conquistato nel 'match del secolo' contro Manny Pacquiao, andato in scena il 2 maggio scorso. Il pugile statunitense avrebbe dovuto, entro venerdì, comunicare la rinuncia del titolo Wba dei superwelter, per mantenere il titolo dei welter nella Wbo. Secondo il regolamento della Wbo, infatti, un pugile non può detenere un titolo mondiale in più classi di peso, spiega Espn.
"La Wbo world championship non ha avuto altra scelta -si legge nella risoluzione del comitato esecutivo-. La Wbo ha massimo rispetto per Floyd Mayweather e per tutti i risultati raggiunti nel corso della sua carriera. Ma Mayweather si è sempre detto d'accordo e consapevole per quel che riguarda le regole a cui un campione della Wbo deve attenersi". A Mayweather erano stati concessi due mesi, invece dei canonici dieci giorni, per decidere in quale classe di peso continuare a gareggiare e quindi scegliere quale titolo conservare e quale rendere vacante.
E lo stesso pugile 38enne dopo il match vinto con Pacquiao aveva assicurato di voler lasciare vacanti sia il titolo dei superwelter detenuto nella Wba, sia quello dei pesi welter con la Wbc, ma alle parole non hanno fatto seguito i fatti. Ora il campione statunitense ha 14 giorni di tempo per fare ricorso. Ma appare difficile che la Wbo cambi idea, mentre la Wba e la Wbc, già in passato hanno abolito la regola del divieto di avere più titoli in classi di peso diverse.
Dura la reazione dello staff di Mayweather, molto dispiaciuto dalla sentenza. "E' una vergogna totale", ha detto il Ceo della Mayweather Promotions, Leonard Ellerbe a ESPN.com. "Floyd deciderà quali, o se del caso, azioni da intraprendere. Ma nel frattempo si sta godendo un paio di centinaia di milioni guadagnati nel suo ultimo incontro, e questo ha un impatto pari a zero su tutto ciò che fa. Floyd Mayweather ha un grande rispetto per ciascuna organizzazione, come ha sempre avuto nella sua carriera di 19 anni, ma la sua decisione non sarà dettata da alcuna organizzazione o persona".
