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Fondi Ue: Veneto, 600 mln per ricerca agenda digitale e competitività

18 dicembre 2015 | 16.43
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Fondi Ue: Veneto, 600 mln per ricerca agenda digitale e competitività

Seicento milioni: a tanto ammontano le risorse del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale su cui la Regione del Veneto potrà spendere sino al 2023. La cifra è stata confermata oggi dall’assessore alla Programmazione fondi Ue e al turismo, Federico Caner, nella relazione introduttiva del cosiddetto 'evento di lancio' del Por Fesr 2014-2020, al quale hanno partecipato numerosi rappresentanti di enti e associazioni che compongono il partenariato regionale, oltre a dirigenti e tecnici delle strutture interne alla Regione.

Il programma si compone di 6 assi: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (dotazione di 114 milioni di euro); agenda digitale (77 milioni); competitività dei sistemi produttivi (circa 170,7 milioni); sostenibilità energetica e qualità ambientale (92,5 milioni); rischio sismico e idraulico (45 milioni); sviluppo urbano sostenibile (77 milioni di euro).

“Abbiamo concentrato le risorse in un numero ridotto di azioni -ha spiegato Caner- aggregandole sulle tre crescite indicate per Europa 2020: intelligente, sostenibile e inclusiva. In particolare, abbiamo assegnato priorità alla competitività dei sistemi produttivi e alle attività di innovazione e trasferimento tecnologico nelle imprese, gli assi 1 e 3 che insieme sommano il 50% delle dotazioni del Por. Ma particolare attenzione abbiamo attribuito anche agli aspetti della sostenibilità energetica e ambientale e alla sicurezza del territorio Veneto”.

La vera scelta strategica del Veneto, ha sottolineato Caner, è quella di aver aumentato il peso del cofinanziamento regionale, “per ovviare ancora una volta ai tagli di trasferimenti da parte dello Stato”. “D’altro canto -ha evidenziato il segretario generale della Programmazione della Regione, Luca Felletti- sono le uniche vere risorse per gli investimenti su cui possiamo fare affidamento nei prossimi anni. Quindi, non possiamo sbagliare”.

“Abbiamo già vinto una prima sfida -ha aggiunto l’assessore- avendo, non senza sacrifici di ogni struttura regionale che ha rinunciato a una parte delle proprie disponibilità, individuato per il prossimo bilancio 2016 le risorse finanziarie fondamentali per avviare il Programma. Per il prossimo anno servono 50 milioni per cofinanziare Fesr, Feasr e Fse: ne erano disponibili solo 38 ma abbiamo di fatto già trovato gli altri 12 per poter essere al più presto pienamente operativi”.

“Inizieremo il confronto con il partenariato già a febbraio 2016 -ha concluso Caner- con la prima convocazione del comitato di sorveglianza, proseguendo in un percorso lungo il quale, ancor più di prima, ognuno deve sentirsi responsabilizzato. Consiglio, giunta, struttura amministrativa regionale, partenariato e beneficiari: ogni soggetto è chiamato a un utilizzo attento, efficiente ed efficace di queste risorse”.

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