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A Lamezia Terme torna il festival 'AmaCalabria'

07 ottobre 2021 | 18.24
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A Lamezia Terme torna il festival 'AmaCalabria'

Dopo un anno di interruzione torna a Lamezia Terme 'AmaCalabria', festival musicale e teatrale, in calendario da oggi al 16 ottobre prossimo. Dopo l’episodio del concerto evento di Ivo Pogorelich a giugno, per la prima volta in Calabria, AmaCalabria vuole dare un segno di continuità a tutto il pubblico, offrendo un ricco calendario fino a dicembre ’21, aperto da questo primo assaggio festivaliero, ricco di ben 45 eventi, e soprattutto pensato a sostegno e divulgazione del territorio nella sua interezza, incluso il comparto enogastronomico grazie alla collaborazione con Gambero Rosso per la realizzazione della seconda guida digitale dell’Italia meridionale 'Calabria 2020 – I migliori indirizzi della Regione'.

Lamezia Terme vedrà costruirsi dal vivo, evento dopo evento, la webguide dell’intera Calabria. Inoltre, grazie alla collaborazione con Zen Impatto Zero della Società SviluppUmbria col sostegno della Comunità Europea, AmaCalabria garantirà al suo pubblico ed ai suoi ospiti un festival sostenibile a tutela del proprio territorio e della salute dei propri cittadini, in perfetta armonia con quell’idea di cultura come sostegno essenziale della società viva, che anima la manifestazione e in prima fila il suo Direttore Artistico Presidente Francescantonio Pollice. I luoghi del festival coinvolgeranno davvero l’intero territorio lametino senza distinzioni estetiche, per una condivisione orizzontale dei valori fondanti la civiltà musicale e artistica, primo fra i quali l’ascolto, per superare insieme i lunghi mesi, quasi due anni, di silenzio culturale e di conseguenza, sociale.

Diversi gli artisti che si alterneranno, come Gerhard Oppitz, Misha Maisky e Shlomo Mintz, Violante Placido e Gabriele Lavia; e ancora sono attese produzioni internazionali come Noches de Buenos Aires di Tango Rouge Company e co-produzioni della stessa AmaCalabria come l’omaggio a Fellini con la Camerata Strumentale di Prato e Cidim. Senza dimenticare il raro programma per due pianoforti con la trascrizione di Liszt della IX Sinfonia di Beethoven nell’interpretazione di due veri pilastri del pianismo italiano, come Bruno Canino e Antonio Ballista, sodali in arte da mezzo secolo, l’ensemble di Nello Salza, prima tromba solista delle migliori compagini orchestrali europee, da anni votato alle trascrizioni di musica cinematografica, qui impegnato in un omaggio ad Ennio Morricone, e il recital del soprano belcantista Carmela Remigio, nome di peso internazionale e voce scelta da grandi direttori del calibro di Claudio Abbado, Daniel Harding, Lorin Maazel, Antonio Pappano, Gustavo Dudamel.

A questi appuntamenti si affiancheranno molti altri eventi diffusi d’arte performata e vale ricordare lo sforzo produttivo per il progetto felliniano Ama in collaborazione con Camerata Musicale di Prato e Cidim, che rafforza i rari legami tra la creatività calabra e il resto del paese. L’intero festival, sostenuto anche da Italo Treno i cui clienti usufruiranno di uno sconto del 10% sui biglietti degli spettacoli, vuole dunque essere nel suo complesso un invito alla riscoperta della cultura mediterranea meno vulgata e ad una narrazione della Calabria fuori da ogni cliché.

“Si tratta di un progetto assai complesso - spiega il direttore artistico presidente Francescantonio Pollice - alla vigilia di questa ripartenza così a lungo attesa e profondamente sofferta: che rappresenta un unicum per la nostra Regione dove, per la prima volta, si organizza un programma così ambizioso e articolato nell’arco di dieci giorni. Un progetto che, travalicando la musica, il teatro, la danza, tende a promuovere una nuova immagine della Calabria attraverso la valorizzazione dei beni materiali e immateriali di cui è ricca. Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla ripresa sociale, culturale ed economica del territorio anche attraverso la collocazione nel Parco Mastroianni di Lamezia Terme di cinque sculture realizzate dall’artista Maurizio Carnevali su tematiche del festival come segno tangibile di un nuovo decoro urbano".

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