Il 'Libanese' di “Romanzo Criminale”, il chimico precario che sperimenta nuove droghe in “Smetto quando voglio”, il capitano dei carabinieri di “Don Matteo” e la tenace poliziotta di “Squadra Antimafia” si danno appuntamento questa sera nel quartiere Don Bosco Cinecittà di Roma. Non si tratta di una nuova fiction, ma dell'inaugurazione di ÀP, l’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti, presso l’Istituto Enzo Ferrari.
Francesco Montanari, Stefano Fresi, Simone Montedoro e Daniele Marra, Valerio Boni, Giulio Cavallini, Gaia Messerklinger, Juan Pablo Etcheverry, Ilaria Migliaccio, Emiliano Valente e Alessandro Pera si alterneranno sul palco della serata “Fino a qui tutto bene”, titolo scelto per l'inaugurazione dai promotori di ÀP: Associazione daSud, Officina Culturale Via Libera e Cooperativa Diversamente.
Tutti insieme per presentare un progetto che vuole contribuire a trasformare la periferia in un luogo della creatività, partendo dalla riqualificazione della scuola. Oggi infatti sarà anche riaperta la Biblioteca dell'Istituto Enzo Ferrari che diventerà uno spazio accessibile a tutto il territorio e che ospiterà la Mediateca Giuseppe Valarioti dedicata allo studio delle mafie e dell'antimafia.
ÀP sarà un laboratorio permanente di cultura e diritti di cittadinanza per gli studenti, un luogo in cui avviare un’alleanza tra artisti, associazioni, reti territoriali, scuole e istituzioni per promuovere diritti sociali e civili. Uno spazio aperto al territorio dove poter promuovere workshop, laboratori, eventi culturali, progetti artistici e culturali.
Un luogo per chi ha idee originali e buone pratiche da proporre ma non trova spazi per sperimentarle in una città che sempre più spesso sgombera e chiude presidi culturali.
Nel corso della serata sarà inoltre presentato un primo calendario di appuntamenti e attività che si svolgeranno nei prossimi mesi negli spazi di ÀP.
