Un quarto poliziotto, accusato per gli stessi fatti, tre anni fa aveva chiesto il processo con il rito abbreviato ed era stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione
Sei anni di reclusione ciascuno, allontanamento definitivo dalla Polizia di Stato, interdizione perpetua dei pubblici uffici e risarcimento danni. E' la condanna inflitta oggi dal Tribunale di Roma a tre agenti di polizia ferroviaria accusati di concussione per aver violentato alcune prostitute romene. Sono gli agenti scelti A.G., G.C. e S.F..
Nel 2003 quando erano in servizio alla stazione Ostiense "abusando dei loro poteri e delle loro qualità costringerono alcune prostitute romene una delle quali minorenne che frequentavano la via Cristoforo Colombo ad avere con loro rapporti sessuali. Venivano portate negli uffici di polizia della stazione Ostiense e qui abusate. In cambio, secondo l'accusa, gli agenti evitarono di denunciare le donne che erano in Italia clandestinamente". Contro gli imputati si erano costituite parte civile le ragazze con l'assistenza dell'avvocato Cristina Cerrato che ha ottenuto dal Tribunale anche la condanna degli imputati al risarcimento dei danni in separata sede.
Un quarto poliziotto accusato per gli stessi fatti tre anni fa aveva chiesto il processo con il rito abbreviato riportando una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione.