L'Iran ha seguito una serie di progetti relativi allo sviluppo di una testata nucleare almeno fino al 2003. Lo afferma l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) nel suo rapporto finale, come riferisce l'agenzia di stampa Dpa, sottolineando come il documento chiarisca che queste attività sono cessate.
Dal rapporto sulle attività nucleari di Teheran, legate a un presunto programma militare, dipende la revoca delle sanzioni contro la Repubblica Islamica.
L'Agenzia conclude che "una serie di attività legate allo sviluppo di una bomba nucleare sono state condotte prima della fine del 2003 nel quadro di sforzi coordinati" e "alcune attività si sono registrate dopo il 2003". Secondo gli esperti, "queste attività non hanno oltrepassato la fase di studi di fattibilità e scientifici e l'acquisizione di alcune competenze e capacità tecniche".
Se "alcune" attività sospette sono andate avanti dopo il 2003, "l'Agenzia non ha informazioni credibili" sul loro proseguimento dopo il 2009. Il rapporto dell'Aiea segna la fine di 13 anni di tentativi di indagare sul programma nucleare iraniano.
Il rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha "riconosciuto la natura pacifica del programma nucleare iraniano, spianando la strada per la chiusura del dossier sulla possibile dimensione nucleare in sede di Consiglio dei Governatori" ha dichiarato il vice ministro iraniano degli Esteri Abbas Araqchi.
"La questione della possibile dimensione militare è superata", ha affermato Araqchi, ribadendo che le attività iraniane si sono "sempre" svolte "nel rispetto degli standard e hanno avuto solo obiettivi pacifici".
