cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 16:06
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Francia: co-pilota si è schiantato volontariamente, i precedenti/scheda

26 marzo 2015 | 16.45
LETTURA: 3 minuti

Quanto emerso finora nelle indagini richiama alla memoria con impressionante somiglianza la vicenda del volo Egypt Air 990 diretto da Los Angeles al Cairo che, il 31 ottobre 1999, precipitò nell'Oceano Atlantico al largo delle coste del Massachusetts, provocando la morte di 217 persone

AFP TV - AFP
AFP TV - AFP

Il copilota ha "volontariamente permesso la perdita di quota" perché aveva "la volontà di distruggere questo aereo". Con queste parole il procuratore di Marsiglia Brice Robin ha dato "l'interpretazione più plausibile" sul disastro dell'Airbus A320 della Germanwings che si è schiantato nella zona del massiccio dell'Estrop, nel sud della Francia, con a bordo 144 passeggeri e sei membri dell'equipaggio.

Quanto emerso finora nelle indagini richiama alla memoria con impressionante somiglianza la vicenda del volo Egypt Air 990 diretto da Los Angeles al Cairo che, il 31 ottobre 1999, precipitò nell'Oceano Atlantico al largo delle coste del Massachusetts, provocando la morte di 217 persone. Secondo quanto emerso dalle indagini dell'Fbi, infatti, il co-pilota Jamil Batouti insistette per sostituire anticipatamente il pilota ai comandi del Boeing 767.

Poi, cinque minuti dopo l'uscita del comandante dalla cabina, venne disinserito il pilota automatico e iniziò la caduta vertiginosa dell'aereo: elementi ricavati dal contenuto delle registrazioni audio della cabina di pilotaggio e dai dati di volo che appoggiano l'ipotesi per cui sarebbe stato Batouti a provocare volontariamente la tragedia.

Secondo l'allora ministro degli Esteri egiziano Amr Mussa, però, il secondo pilota del Boeing - padre di cinque figli, di cui una di dieci anni gravemente ammalata - non avrebbe ripetuto 14 volte la frase ''metto la mia anima nella mani di Dio'' prima di terminare la corsa al largo delle coste del Massachusetts, come invece riferito durante una valutazione privata di investigatori statunitensi.

L'ipotesi del pilota responsabile dell'incidente è stata presa in considerazione anche nel mistero del volo MH370 della Malaysia Airlines che l'8 marzo 2014, diretto da Kuala Lumpur a Pechino con 239 persone a bordo, è scomparso senza lasciare traccia.

Secondo Nik Huzlan, 56 anni, comandante per 12 anni del Boeing 777 scomparso e amico del pilota che era alla guida dell'aereo quel giorno, Zaharie Ahmad Shah, "tutto sembra indicare una direzione che non si può più ignorare: il tuo migliore amico può nascondere i più oscuri segreti".

Gli esperti coinvolti nel caso hanno comunque avvertito di quanto la 'teoria del pilota' (come è chiamata dagli investigatori) possa essere piena di buchi, tra cui l'assenza di una motivazione alla base del gesto.

Del resto, nel rapporto preliminare di 500 pagine pubblicato un anno dopo la scomparsa dagli inquirenti malesi, si sottolinea che non c'è nulla nel background di pilota e copilota che possa suggerire un eventuale coinvolgimento nella tragedia. Nello stesso report si segnala anche l'assenza di anomalie meccaniche del Boeing 777.

Torna infine alla mente il disastro del 19 dicembre 1997 in Indonesia, che ha coinvolto un Boeing 737 della 'SikAir', in cui sono morte 104 persone. Il disastro è stato con ogni probabilità determinato dal pilota che aveva problemi finanziari e aveva stipulato un'ingente assicurazione sulla vita poco prima dell'incidente.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza