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Egitto: scrittore lancia 1 maggio a piazza Tahrir per dire 'no' al velo

13 aprile 2015 | 12.21
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"Un gruppo di ragazze si toglierà il velo protetto da un cordone di uomini", ha proposto Sharif Shobashi

Egitto: scrittore lancia 1 maggio a piazza Tahrir per dire 'no' al velo

Una grande manifestazione per togliere il hijab, ossia il velo islamico indossato dalle donne. E' questa l'iniziativa lanciata dallo scrittore egiziano Sharif al-Shobashi, che ha fatto appello a un grande raduno il 1 maggio a piazza Tahrir per dire 'no' a quella che l'intellettuale ha definito una "costrizione" imposta alle donne egiziane. "Propongo che un gruppo di ragazze si tolga il velo nel corso di una manifestazione a piazza Tahrir", ha scritto Shobashi sulla sua pagina Facebook, precisando che le giovani "saranno circondate da un cordone di uomini che le proteggeranno. Io - ha precisato - sarò il primo".

Lo scrittore si è detto convinto che l'impatto di questo gesto "non sarà da meno di quello compiuto da Huda Shaarawi nel 1923", con riferimento alla pioniera del femminismo arabo che in quell'anno, al rientro da un viaggio a Roma, si tolse pubblicamente il velo alla stazione centrale del Cairo.

Durante la manifestazione, che "sarà protetta dalle forze di polizia", le giovani "toglieranno il velo in piena libertà e senza essere costrette a farlo", poi si concluderà silenziosamente "senza slogan o striscioni", ha spiegato Shobashi in alcune dichiarazioni al quotidiano locale 'Youm 7'. Quanto alle reazioni degli integralisti, lo scrittore si è detto certo di una "risposta violenta da parte degli estremisti, che si sono ormai abituati alla violenza verbale e fisica, per questo chiediamo che questa iniziativa sia protetta dalle forze di sicurezza".

Ma la corrente islamica più intransigente non ha atteso il 1 maggio per rispondere alla proposta di Shobashi. Il leader salafita Adel Azazi ha sminuito la portata e il significato dell'evento, affermando che "chi vuole togliere il velo può farlo benissimo a casa sua, non c'è bisogno di andare a piazza Tahrir".

Per il predicatore salafita Zayn el Abidine Kamil una manifestazione simile serve solo a "suscitare la discordia nella società" e rappresenta un invito a "sbarazzarsi dei valori e della morale. Il hijab - ha spiegato a 'Youm 7' - è un punto fermo nel Corano e nella Sunna".

Dal canto suo, l'esponente salafita Naser Ridwan ha chiesto ad al-Azhar, la prestigiosa istituzione dell'Islam sunnita con sede al Cairo, di intervenire per fermare queste iniziative che mirano a "generare confusione nella società".

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