Un nuovo allestimento del Teatro Massimo di Palermo, 'Attila' di Giuseppe Verdi, va in scena da venerdì prossimo in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro La Fenice di Venezia. Regista Daniele Abbado, sul podio dell'orchestra e del coro della fondazione lirica palermitana, Daniel Oren. Attila è il celebre basso-baritono uruguaiano Erwin Schrott, Odabella è Svetla Vassileva, Foresto è Fabio Sartori e Ezio è Simone Piazzola. Scene e luci di Gianni Carluccio, costumi di Gianni Carluccio e Daniela Cernigliaro.
Un cast internazionale per un’opera che manca da Palermo dal 1975 e che fu rappresentata per la prima volta a Venezia il 17 marzo 1846. Giovedì alle 18.30 ci sarà la prova generale a favore dell’opera di Biagio Conte, il missionario laico che opera a Palermo in aiuto di clochard, migranti, poveri.
Intanto domani alle 10.30 nel palco reale del Teatro Massimo, Daniel Oren e Daniele Abbado incontreranno la stampa. "Un’opera politica – dice Abbado – nella quale assistiamo a un ribaltamento totale delle categorie consuete. Quello che dovrebbe essere lo straniero, il nemico, il barbaro, è invece l’uomo portatore di pensiero raffinato. Parla di popolo, di giustizia, di Dio, di anima. Gli italiani sono i profughi che hanno perso tutto, che scappano e pensano alla fondazione di una nuova civiltà. Siamo in anni in cui l’Unità d’Italia è ancora tutta da fare. L’anno successivo alla prima rappresentazione, ben quindici teatri lo mettono in scena, e il pubblico si infiamma di sentimenti patriottici".