Utenti divisi su Twitter dopo la chiusura del Colosseo oggi a Roma per un'assemblea sindacale che ha lasciato fuori dai cancelli migliaia di turisti. C'è chi è indignato e attacca i sindacati ma c'è anche chi difende le ragioni dei lavoratori mentre l'hashtag #Colosseo svetta in prima posizione tra le tendenze in Italia.
"Oggi al #Colosseo solo l'ennesimo sfregio alla nostra #Cultura" twitta @mz_arte. Per @palonzio90 "la cultura ha un ruolo marginale nella politica italiana, lo dimostrano i musei che non rientrano nei servizi pubblici essenziali". E Jacop83 si rivolge direttamente al premier @matteorenzi: "Capiranno primo o poi che i servizi pubblici essenziali non possono essere bloccati da scioperi e assemblee?". C'è anche chi, dopo l'ennesima figuraccia e il danno di immagine della Capitale, teme ripercussioni per i Giochi Olimpici. "Ciao candidatura alle Olimpiadi 2024, ti abbiamo voluto bene" twitta M@uro.
Quando però si parla di sciopero e diritti dei lavoratori il popolo della Rete si divide. "Spero che all'Assemblea Sindacale che stamane ha tenuto chiuso il Colosseo abbiano partecipato anche i leoni" scrive Andrea. Sul fronte opposto @zeropregi che risponde direttamente al tweet furioso del ministro Franceschini. "Ma magari @dariofrance assumere personale e migliorare la condizione dei lavoratori no eh? Sei #verybello zio". Per @robertocerlesi la vicenda del Colosseo "fa un po' pensare che l'arte venga considerata un bene essenziale mentre il lavoro e la sua retribuzione diventano optional".
Ma come sempre accade su Twitter c'è anche chi sceglie l'arma dell'ironia. "Comunque adesso il Cdm risolve tutto. Il #Colosseo sarà tenuto aperto da 100 gladiatori nominati dai consiglieri regionali" scrive @coconardi. E @Labbufala conclude: "Nella versione sindacale de 'Il gladiatore', Russel Crowe intimava: 'Al mio segnale scatenate lo sciopero'".