Il direttore artistico Massimo Iudicone: "Il Jazz crea all'istante ed è libertà"
Prende il via domani la prima edizione del Terracina Jazz Fest. A partire dalle 19 un'anteprima speciale di Sebi Tramontana che aprirà le serate di musica nel centro storico della città. Nella Casa Torre degli Acso sarà dunque il suo vernissage, 'Unfolding Story', ad aprire le 'porte' della kermesse: originali cronache istantanee di viaggio raccontate tra le pagine delle Moleskine del musicista cui seguirà l'esibizione di Tramontana, con un concerto per solo trombone.
Fino al 2 agosto il Terracina Jazz Fest, diretto da Massimo Iudicone e promosso dal Comune di Terracina in collaborazione con la Pro Loco, porterà nei luoghi più caratteristici della città artisti e gruppi di livello internazionale, del calibro di MC3 Trio, in programma mercoledì 30 luglio alle 22,30 in Piazza Porta Nova; Dinamitri Jazz Folklore, giovedì 31 luglio alle 21,30 in Piazza Municipio; Caterina Palazzi Quartet, giovedì 31 luglio alle 23 in Piazza Porta Nova. E poi ancora Luz, venerdì 1 agosto alle 22,30, e Mike Cooper, sabato 2 agosto alle 22,30 in Piazza Sana Domitilla. La rassegna porterà il jazz nelle piazze di Terracina, inaugurando un festival originale che propone al pubblico sonorità che vanno ben oltre i confini del jazz più classico e rassicurante, scavando all'interno di musiche improvvisate europee, tradizioni, canti estremi, viaggi e incontri inaspettati.
Fra Iudicone e il jazz c'è da tempo un legame profondo:"La musica improvvisata è libertà, è partecipazione al contemporaneo. Ogni concerto è un atto unico e assistere ad un concerto jazz è un po' come stare a guardare un grande artista dipingere un quadro o realizzare una scultura. Il jazz è musica che 'crea' all'istante, al momento. Il jazz è vita".
Nel 2011 Iudicone ha anche fondato un'etichetta discografica indipendente con l'ambizione di contrastare gli stereotipi del mondo musicale, la Rudi Records, che si sta velocemente affermando: "Etichetta indipendente un tempo aveva un significato più radicale, oggi invece è solo sinonimo di libertà di azione. Io non ho mai chiesto ai musicisti con i quali ho collaborato un determinato 'suono'. Forse in alcuni casi abbiamo scelto di intraprendere un percorso insieme, ma la forza della Rudi Records non sta in un suono direttamente riconducibile alla Rudi, ma nell'aver creato una propria identità nel panorama musicale contemporaneo".
"Le difficoltà - spiega - sono tante, una su tutte è il poco spazio sui media come Radio e Tv, occasione persa per far conoscere ad un pubblico più vasto un altro aspetto della musica di questo secolo. Ma sono fermamente convinto che le cose cambieranno". Ma Iudicone ha avuto il sostegno di qualcuno? Del Mei per esempio? "No, nessun appoggio esterno".
Come mai un Jazz Fest a Terracina? "Perché dopo un primo tentativo fatto in due edizioni nel 2000 e 2001, oggi ho trovato nel sindaco Nicola Procaccini una persona molto attenta allo sviluppo culturale, e di conseguenza turistico, della città, e insieme abbiamo deciso di costruire delle basi solide di quello che sarà negli anni un appuntamento fisso e sempre più importante".
"Ma anche perché - continua Massimo Iudicone - dopo aver lavorato in giro per il mondo come produttore musicale, oggi, dopo 25 anni, sono tornato a vivere a Terracina e qui ho il desiderio di costruire dei progetti permanenti che possano contribuire allo sviluppo della città stessa. Non ultimi i luoghi: i concerti si svolgeranno nello scenario del Foro Emiliano. La piazza, posta nel punto più alto del centro storico della città, poggia su un ampio lastricato, rarissima testimonianza di pavimentazione forense integra del mondo romano risalente al I sec. A.C.. Sugli altri lati si ergono la cattedrale, costruita sulle rovine dell'antico tempio di Apollo, il bellissimo campanile in stile romanico-gotico e una torre medievale. Insomma, i motivi - sorride - sono veramente tanti".
