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Alessandro Pascale, candidato sindaco per Partito Comunista

28 settembre 2021 | 12.32
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Alessandro Pascale, candidato sindaco per Partito Comunista

Alessandro Pascale, nato il 3 settembre 1985 ad Aosta, si è laureato in Scienze Storiche all'Università Cattolica di Milano con due tesi su Berlinguer e il compromesso storico (2008) e Popular Music politica. Un'analisi storico¬sociale sul contesto italiano (2010). Nell'estate 2013 si abilita all'insegnamento di Storia e Filosofia con un lavoro su Stalin e l'URSS (1922¬ 1953). Nel 2015 è co autore, assieme a Flavio Di Schiena, della dispensa di formazione Introduzione al Marxismo, Socialismo, Comunismo. Nello stesso anno porta a termine Riscoprire Lenin, una piccola antologia del rivoluzionario russo. Ha collaborato con diversi giornali e siti web: Il Becco, La Città Futura, L'AntiDiplomatico, Marx21.it, Resistenze.org. Nel 2013 lancia la pagina Facebook I Maestri del Socialismo, attualmente seguita da oltre 20 mila persone. Nel 2017 pubblica La Soie di Châtillon. Vita, lavoro e lotta di classe, saggio realizzato in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza della Valle d'Aosta. Nello stesso anno porta a termine il frutto di un decennio di ricerche e studi, A cent'anni dalla Rivoluzione d'Ottobre. In difesa del socialismo reale e del marxismo¬leninismo, tuttora gratuitamente disponibile sul web e la cui II edizione (ribattezzata Storia del Comunismo) è stata pubblicata in 4 volumi nel 2019 in edizione cartacea limitata. Verso la fine del 2018 avvia una collaborazione editoriale con La Città del Sole con cui progetta la collana Storia del socialismo e della lotta di classe, di cui il primo volume è Il Totalitarismo “liberale”. Le tecniche imperialiste per l'egemonia culturale. Attualmente sta ultimando il secondo volume dedicato alla storia degli Stati Uniti. Nel 2019 fonda e dirige il portale culturale Storiauniversale.it. La sua pagina personale sul sito Academia, dove si trovano alcuni dei suoi lavori più importanti, è nella top 1% delle più frequentate del sito. Dal punto di vista politico, dopo un periodo di frequentazione del movimento studentesco, ha militato nel Partito della Rifondazione Comunista dal 2008 al 2018, ricoprendo incarichi locali e nazionali. Nel 2020 si avvicina al Partito Comunista (segretario Marco Rizzo), al quale si iscrive formalmente il 25 aprile 2021. Attualmente è insegnante di Storia e Filosofia presso il liceo classico Parini di Milano, città dove vive dal 2004.

Il Programma:

Patto di stabilità, bilancio, fiscalità

Il patto di stabilità è una politica imposta dall'UE che sta strozzando i comuni e che rende impossibile finanziare i servizi pubblici e garantire i diritti sociali ai cittadini. Non è immaginabile una politica di bilancio che si limiti al pareggio tra entrate ed uscite trascurando il crescente impoverimento e disagio sociale. Per questo non rispetteremo i vincoli di bilancio imposti dalle banche.

Commissione straordinaria che ristrutturi il debito del Comune (quasi 4 miliardi), tutelando i piccoli risparmiatori e colpendo multinazionali e speculatori. Eliminare l'addizionale IRPEF per i redditi inferiori ai 32 mila euro; alzarla per i più benestanti.

'Ndrangheta, appalti e “Borghesia mafiosa”

Basta appalti ai privati, che fanno fiorire corruzione e mafie. Garantire la gestione diretta da parte dell'ente pubblico di tutti i servizi essenziali per i cittadini.

Lavoro, aziende pubbliche e private

Democrazia dei lavoratori alle decisioni e agli utili delle aziende pubbliche. Espansione delle aziende pubbliche, ponendo fine alla loro gestione in stile SpA. Sostegno fiscale ed economico alle imprese private che tutelano i posti di lavoro seguendo criteri di democrazia (maggiore potere ai lavoratori), sostenibilità sociale (stop precarietà e minori diseguaglianze salariali), e ambientale (tutela dell'ambiente). Sviluppare programmi pubblici di razionalizzazione informatica e commerciale per creare nuovi posti di lavoro.

Un piano sostenibile per la casa

Terminare di ristrutturare e assegnare entro il 2023 tutte le case popolari (15 mila) tuttora vuote o occupate abusivamente. Avviare un censimento di tutto il patrimonio immobiliare e un grande piano edilizio di ristrutturazione degli stabili esistenti sottraendo il mercato edilizio ai privati e assegnandolo ad un'unica azienda pubblica. Garantire il diritto alla casa a tutti gli abitanti, calmierando gli affitti e colpendo i palazzinari. Tutelare un uso pubblico delle aree degli scali ferroviari dismessi e porre un freno alla gentrificazione.

Salute, povertà e inquinamento

Proteggere la salute dei cittadini attraverso il rafforzamento della sanità pubblica, che deve essere universale e gratuita. Ridurre l'inquinamento facendo anticipare al Comune l'80% delle spese necessarie per accedere al bonus ristrutturazioni per la casa. Contrastare la povertà creando posti di lavoro attraverso una precisa pianificazione economica.

Trasporti

Modificare l'assetto societario di ATM per sottoporla ad un maggiore controllo popolare. Dimezzare il prezzo dell'abbonamento annuale ai pendolari e agli studenti le cui famiglie abbiano un ISEE inferiore a 35 mila euro, con l'obiettivo massimo di un trasporto pubblico universale totalmente gratuito. Ristrutturare il piano urbanistico e viario della città potenziando la mobilità pubblica. Disciplinare e controllare con un'unica azienda pubblica i servizi di bike e car sharing.

La condizione della donna e i servizi sociali

Combattere ogni forma di discriminazione e stereotipo di genere. Garantire qualità ed equa distribuzione del lavoro flessibile e dei congedi di paternità/maternità ai lavoratori e alle lavoratrici. Liberare la donna dalle cure domestiche difendendone con adeguati incentivi i posti di lavoro e potenziando asili e servizi sociali.

Periferie, democrazia e città metropolitana

Favorire lo sviluppo di Milano a partire dalle periferie, decentralizzando attività produttive e servizi e promuovendo il sorgere di poli di aggregazione artistici, culturali, sociali e ludici. Estendere le elezioni del Consiglio Metropolitano ai cittadini dei Comuni che appartengono alla città metropolitana, garantendo diritti politici a 2 milioni di abitanti oggi esclusi.

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