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All'Expo il padiglione del Vaticano "sobrio come Papa Francesco"

14 aprile 2015 | 16.51
LETTURA: 6 minuti

Il cardinale Ravasi presenta la struttura, le esposizioni e il tema scelto per l'evento, 'Non di solo pane' (FOTOGALLERY). In mostra due opere del Tintoretto e di Rubens. Il costo totale è di 3 milioni di euro, coperti in quote uguali dalla Santa Sede, dalla Cei e dalla diocesi di Milano

Il padiglione del Vaticano per l'Expo
Il padiglione del Vaticano per l'Expo

"Minimalista, semplice, sobrio, nello spirito di Papa Francesco": così il cardinale Gianfranco Ravasi, nella duplice veste di presidente del Pontificio Consiglio della cultura e di commissario generale della Santa Sede per Expo 2015, presenta il padiglione del Vaticano per l'evento che sarà ospitato a Milano a partire dal 1° maggio.

"Non di solo pane" è il tema che sarà sviluppato, partendo dalla frase della Bibbia contenuta nel 'Deuteronomio' e dall'invocazione "Dacci oggi il nostro pane" presente nella preghiera del 'Padre Nostro'; tema che sarà 'declinato' attraverso "le quattro dimensioni evidenziate nell'allestimento del padiglione: un giardino da custodire, un cibo da condividere, un pasto che educa, un pane che rende Dio presente nel mondo", spiega ancora il cardinale Ravasi nell'Aula di Giovanni Paolo II in Vaticano.

Il padiglione della Santa Sede per l'Expo (FOTOGALLERY) si svilupperà per 360 metri quadrati con una base di 25 metri per 15 e sarà "uno dei più piccoli tra quelli presenti", come tiene a sottolineare il porporato. "L'aspetto complessivo è quello di un blocco costituito da un unico materiale, quasi come fosse una pietra, alla cui soglia, come elemento caratteristico, si trova un'enorme vela gialla in tessuto che maschera l'ingresso, colora la luce e rende la facciata simile alla bandiera del Vaticano".

Al suo interno, il padiglione del Vaticano per l'Expo ospiterà due opere d'arte 'in tema', entrambe legate al Cenacolo di Cristo con gli apostoli: 'L'ultima cena' del Tintoretto proveniente dalla chiesa di San Trovaso a Venezia e 'L'istituzione dell'Eucarestia' di Rubens conservata nel Museo Diocesano di Ancona: nei primi tre mesi sarà esposta la tela dell'artista veneto, nei successivi tre quella del pittore fiammingo.

Una parete fotografica accoglierà i visitatori con l'esposizione di 86 immagini proiettate su schermi e 91 foto stampate in diversi formati: "un'onda di storie, sguardi, volti", segnala il cardinale Ravasi, i cui autori sono artisti, fotografi, giornalisti, semplici appassionati "provenienti da diversi continenti e di diverse appartenenze religiose". Al centro del padiglione, un'unica installazione, "un tavolo interattivo per riprodurre, unendo diverse tecniche filmiche, la ricchezza e la molteplicità del consorzio umano. Non solo una tavola da cucina ma un piano di lavoro, di studio, di celebrazione sacra, simbolo immediato di convivialità e di interazione sociale".

Nella parete opposta a quella fotografica, tre grandi schermi racconteranno la visione cristiana della carità, della condivisione, della solidarietà, "con il pane spezzato che si trasforma in nutrimento per gli affamati, in dono che restituisce dignità alla persona, di ricchezza che si trasmette al povero". Il costo totale del padiglione del Vaticano per l'Expo (FOTOGALLERY) è di 3 milioni di euro, coperti per un milione ciascuno dalla Santa Sede attraverso il Pontificio Consiglio della cultura, dalla Cei e dalla diocesi di Milano con il contributo di 'Cor Unum' e con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma come partner scientifici.

"La presenza di un padiglione del Vaticano all'Expo di Milano non è certo una novità, visto che da Papa Pio IX a Benedetto XVI la Santa Sede ha voluto prendere parte alle esposizioni internazionali per manifestare l'intenzione della Chiesa di far sentire la sua voce e di offrire la sua testimonianza sui temi delicati e densi di futuro, che di volta in volta sono stati proposti dalle Expo soprattutto negli ultimi decenni", ricorda il cardinale Gianfranco Ravasi. "La politica culturale vaticana si mantiene coerente nel confermare l'importanza dell'essere presente e del partecipare ai dibattiti sulle questioni cruciali dell'abitare il pianeta e di custodirne il futuro".

Ravasi sottolinea che "la Chiesa, in occasione dell'evento, non promuove alcuna iniziativa di tipo commerciale, ma promuove un messaggio". Messaggio rilanciato anche dalla Conferenza Episcopale italiana, come spiega monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Cei, ricordando "l'azione della rete ecclesiale e in particolare della Caritas, sia sul piano culturale per sensibilizzare le comunità sul corretto uso dei beni alimentari, sia per attivare processi e percorsi concreti per il reperimento delle scorte alimentari da destinare ai poveri. Solo in Italia - sottolinea - sono oltre 4 milioni le persone al di sotto della soglia della povertà alimentare, di cui il 70% italiani e il 30% stranieri, sostenuti da quasi 15.000 strutture caritative territoriali, anche attraverso la destinazione di una parte cospicua dei fondi dell'8x1000".

In particolare, spiega ancora monsignor Pompili, "nel nostro Paese non è in atto un'emergenza alimentare in senso stretto, quanto un'emergenza economica che, a causa di una riduzione generale dei consumi, sta determinando una contrazione anche degli acquisti alimentari, da parte di persone strette nella morsa della crisi e costrette dai costi incomprimibili delle bollette, degli affitti, dei mutui, a fare tagli familiari sull'istruzione, sulla salute e appunto persino sul cibo".

"Come diocesi - riferisce monsignor Luca Bressan, vicario per la cultura dell'arcidiocesi di Milano guidata dal cardinale Angelo Scola - siamo impegnati a dare vita e forza al messaggio che la Chiesa intende portare all'Expo, moltiplicandolo e distribuendolo per le vie e le piazze della città e aiutando i cittadini e i turisti ad accendere domande e riflessioni critiche che alimentino pensieri per andare oltre la superficie e per far vedere che la Chiesa, come insegna Papa Francesco, non è una maestra acida ma una sorella che condivide il percorso con lucidità e visione del futuro, una madre appassionata capace di indicare strade e risorse per il domani".

'Nutrire la vita' è il titolo del progetto proposto dall'ospedale pediatrico 'Bambino Gesù' di Roma, che è partner scientifico del padiglione del Vaticano per l'Expo. "Il rapporto tra cibo e salute e tra cibo e malattia, l'obesità, la malnutrizione, i disturbi alimentari, le allergie, il diabete, il metabolismo, la nutrizione artificiale alla luce delle ultime ricerche scientifiche sono alcuni dei temi che caratterizzeranno la nostra presenza", informa Mariella Enoc, presidente del 'Bambino Gesù'.

"I disturbi dell'alimentazione sono in forte crescita - osserva Enoc - e destano preoccupazione per le conseguenze sulla salute, sia a breve che a lungo termine. E' essenziale promuovere iniziative di educazione del bambino e della famiglia a sani e corretti stili di vita e alimentari", anche perché, come ricorda il professor Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'ospedale pediatrico vaticano, "una vita vissuta in salute non è determinata solo dal patrimonio genetico".

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