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Imprese: Altieri, nelle cooperative 1,2 mln occupati

17 febbraio 2015 | 16.12
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Il presidente di Alleanza Cooperative, distinguere le vere coop dalle false coop. E con il governo 'serve un rapporto più collaborativo'.

Rosario Altieri  - (foto Labitalia)
Rosario Altieri - (foto Labitalia)

"Secondo le elaborazioni realizzate da Alleanza Cooperative su base Istat, Censis e Eurispes, ad oggi le coop rappresentano il 9% del pil nazionale, danno lavoro a circa 1,2 milioni di persone, tra i quali il 52% è costituito da donne e oltre il 53% under 29". E' la fotografia del sistema cooperativo che Rosario Altieri, presidente dell'Agci e nuovo presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane (è stato eletto il 29 gennaio), scatta con Labitalia, difendendo il valore economico e sociale delle cooperativa.

"Le cooperative in Italia non sono quello che si evince da vicende come quelle di Mafia Capitale, episodi delinquenziali che niente hanno a che vedere col mondo cooperativo", dice Altieri che spiega come "sia necessario distinguere le vere cooperative dalle false cooperative". La coop è, aggiunge, "una forma di impresa in cui il lavoratore è l'imprenditore di se stesso e in cui i soci rischiano capitali loro".

"Occorre ricordare -aggiunge Altieri- che la cooperativa è un'impresa nella quale non si dividono gli utili, che invece devono essere reinvestiti nelle attività. E che se la coop chiude -spiega- il patrimonio residuo non può essere redistribuito, ma deve essere devoluto a enti mutualistici". Insomma, dice il presidente di Alleanza Cooperative, "la cooperativa è un'impresa che ha una missione sociale e una prassi di democrazia economica che non ha pari nel nostro sistema, tanto che i Padri costituenti le vollero riconoscere questa funzione con l'art.45 della Costituzione".

E soprattutto, ci tiene a sottolineare Altieri, "nonostante una pesante crisi economica in atto, dal 2008 l'occupazione non solo non è calata, ma è cresciuta a un ritmo del 2% l'anno. E si tratta di buona occupazione".

Questo grazie proprio al Dna cooperativo, a quella formula "per cui non essendoci conflitto tra gli interessi dell'imprenditore e gli interessi del lavoratore -sostiene il presidente di Alleanza Cooperative- si riesce, tramite meccanismi di solidarietà interna, a non ridurre l'occupazione".

Un formula che continua a dare nuovi frutti, come quelli della società Cfi (Cooperazione Finanza Impresa), società cooperativa per azioni che opera dal 1986 per la promozione delle imprese cooperative di produzione e lavoro e delle cooperative sociali. È partecipata dal ministero dello Sviluppo Economico come socio di maggioranza, da Invitalia Spa e da 270 imprese cooperative e, tra l'altro, permette di 'recuperare' alla produzione tramite l'avvio di una cooperativa di dipendenti, le aziende in crisi, in procinto di chiudere o delocalizzare.

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